testimonianza

  • Servizio Civile in ambito museale e organizzazione di eventi

    Buongiorno, sono Paola Pastori e svolgo Servizio Civile Universale presso Villa Bernasconi a Cernobbio, iniziato il 25 maggio.

    In questi mesi mi sono trovata molto bene, ho avuto modo di affinare e ampliare le mie conoscenze, sia in ambito museale, con visite guidate o aiuto e supporto ai visitatori, sia in ambito comunicazione e organizzazione di eventi. Il tutto è stato reso maggiormente piacevole dalla presenza di un team di lavoro dinamico e affiatato, tutto giovane!

    Spero che questo percorso mi riservi tante nuove avventure!

     

    Paola Pastori, Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale per il Comune di Cernobbio (CO) presso Villa Bernasconi, per il progetto: "Luoghi della cultura - un progetto per la tutela e valorizzazione dei beni storici artistici e culturali"

  • Servizio Civile in Associazione Mosaico. Quinta puntata del documentario "Perché lo facciamo"

    Cosa pensano i giovani operatori volontari di Servizio Civile Universale del lavoro svolto da Associazione Mosaico? Associazione Mosaico li assiste in ogni fase della loro esperienza. Ascoltiamo le loro prime impressioni.

  • Servizio Civile Universale: arricchimento emotivo, umano e professionale

    Rossella Verme Montorfano"Riflessione sul mio percorso di Servizio Civile Universale

    In data 15 gennaio 2020 ho iniziato a svolgere il Servizio Civile Universale presso il Comune di Montorfano, con il progetto “Guarda le stelle” che si occupa di minori in condizioni di disagio.

    Mi occupavo del servizio pre-scuola presso la scuola primaria di Montorfano, delle attività da svolgere in ufficio con l’assistente sociale e con la segretaria, e dell’assistenza educativa ai minori in condizioni di disagio.  Con i minori che seguivo  sono entrata sin da subito in sintonia, abbiamo stabilito un buon rapporto e penso che anche dopo il servizio continuerà.

    Mi sono trovata molto bene sia con voi di Mosaico ( davvero molto disponibili e pronti ad aiutare) sia con l’assistente sociale e con la segretaria, sia con  le famiglie dei minori. Mi reputo molto fortunata ad aver incontrato delle persone splendide!

    È un’esperienza che arricchisce il curriculum , quindi dal punto di vista lavorativo, ma la cosa più importante è l’arricchimento a livello umano ed emotivo che regala. Spero che ogni ragazza/ragazzo possa avere la possibilità di intraprendere questo tipo di Servizio, perché fa crescere a livello umano e a livello professionale. Sono felice di aver avuto questa possibilità!

    Oggi, 14 gennaio 2021, è il mio ultimo giorno di servizio,  finisce quest’avventura e porterò sempre con me tutte queste emozioni. Ancora grazie!"

    Rossella Verme, volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio presso il Comune di Montorfano per il progetto "Guarda le stelle" nell'ambito dell'assistenza ai minori in condizioni di disagio.

     

  • Servizio Civile, parla l'ex volontario Dario Dall'Oro, Cooperativa Liberi Sogni, Calolziocorte (Lc)


    Dario Dall'Oro, ex-volontario di Servizio Civile Universale, ha prestato servizio presso la Cooperativa Liberi Sogni di Calolziocorte (LC) per il progetto "Controvento" nell'ambito dell'assistenza ai minori.

  • Servizio Civile: Conoscere ragazzi provenienti da tutto il mondo e le loro diverse culture amplia il proprio bagaglio emotivo

    Sono Francesca Vailati e sono una servizio civilista. Ho iniziato a prestare servizio il 25 maggio 2021 per la cooperativa Ellepikappa di Pozzo d’Adda.

    Presto servizio presso lo Sprar, un servizio di accoglienza per migranti. Prima di iniziare questo percorso non ero a conoscenza che questo mondo fosse cosi ampio. Conoscere ragazzi provenienti da tutto il mondo e le loro diverse culture amplia il proprio bagaglio emotivo. Inizialmente i ragazzi erano timorosi e poco fiduciosi ma grazie al mio carattere estroverso e altruista siamo riusciti a conoscerci e fidarci. Mi hanno raccontato le loro storie e i loro passati difficili.

    Se dovessi descrivere il mio servizio in 5 parole sarebbero: condivisione, risate, emozioni, solidarietà e comprensione. Nel mio caso aiutavo i ragazzi nell’imparare la nostra lingua, imparare a prenotare visite ed eventualmente accompagnarli a fare visite. Gli accompagnamenti mi hanno aiutato molto ad entrare in contatto con i ragazzi perché trovandoci da soli a fare anche viaggi lunghi abbiamo avuto modo di raccontarci molte cose e fare tante risate.

    Consiglio a tutti di provare esperienze simili perché si scoprono lati personali che magari non si conoscevano e non c’è nulla di piu ripagante quando capisci che il tuo aiuto è stato fondamentale.

    Francesca Vailati, volontaria di Servizio Civile Universale per Ellepikappa di Pozzo d'Adda (MI) per il progetto "Ci sono anch'io e sono qui per te: percorsi di aiuto per combattere il disagio e favorire l'inclusione"

     

  • Servizio Civile: essere gentili con gli altri ma anche con se stessi

    2Carelli VeraCosa mi ha lasciato l’esperienza che sto facendo di SCU in un asilo nido?

    In un asilo nido a mio avviso si imparano tante cose. Penso di aver lasciato qualcosa ai bambini e alle bambine con cui ho avuto a che fare, ma soprattutto loro hanno lasciato qualcosa a me.

    Per non usare una frase fatta vorrei fare un esempio: Andrea (3/4 anni) mi ha lasciato la sua capacità di immaginare quando mi ha chiesto “come mai ti hanno punto così tante zanzare?” riferendosi all’acne presente sul mio viso, regalandomi un sorriso.

    L’ho definita capacità di immaginare ma dal punto di vista dell’adulto potrebbe essere anche vista come la capacità di prendere ogni tanto la vita con leggerezza. Non sempre, non in ogni situazione, ma ogni tanto farebbe bene a noi persone adulte, come diceva Pascoli, ascoltare il bambino che è in noi. Prima del Servizio Civile ero un po’ troppo severa con me stessa. Grazie a questo percorso, ma non solo, sto imparando ad essere gentile con gli altri ma anche e soprattutto con me stessa.

     

     

     

     

     

    Vera Carelli, Operatrice Volontaria in Servizio Civile presso l'asilo nido della Cooperativa Sociale "il Pugno Aperto" per il progetto "Un mondo a colori: un progetto a sostegno della prima infanzia in provincia di Bergamo "

  • Servizio Civile: una finestra sul mondo per comprenderlo e per orientarsi tra le sfide quotidiane

    Una finestra sul mondo.

    Ciao, sono Elisa e sto svolgendo il Servizio Civile per Iscos Lombardia, ente di solidarietà e cooperazione internazionale che realizza progetti di sviluppo e mette in atto azioni di sensibilizzazione relative a tematiche quali i diritti umani e civili, la parità di genere, il lavoro dignitoso e la sicurezza alimentare.

    Il 6 giugno 2022 ho mosso i primi passi incerti all’interno dell’ufficio, consapevole delle mie mancanze in termini di conoscenze e competenze, ma con la voglia di imparare, fare nuove esperienze formative e maturare una visione più completa del mondo e della società in cui vivo. Fin dal primo momento sono stata accolta da persone competenti e disponibili, che mi hanno aiutato a conoscere il lavoro e le sue dinamiche, per poi entrare a far parte di un ambiente vivace che lascia libero spazio al dialogo e alla creatività. Questa esperienza mi sta aiutando ad avere più fiducia in me stessa e nelle mie capacità, ad affinare le mie competenze comunicative, oltre che a farmi comprendere l’importanza di organizzare il proprio lavoro per rispettare le scadenze e raggiungere dei buoni risultati.

    In Iscos Lombardia il lavoro si svolge principalmente nell’ufficio di Milano, ma non mancano le occasioni di partecipare ad eventi, seminari ed iniziative, organizzati anche in partenariato con altri enti, per conoscere più da vicino tutte le realtà con le quali è impegnata l’associazione.

    Infine, il Servizio Civile può rappresentare un’autentica opportunità di crescita personale e professionale perché cerca in molti modi, per esempio attraverso i percorsi di formazione e tutoraggio, di fornire ai giovani gli strumenti necessari a comprendere il mondo di oggi e orientarsi tra le sfide quotidiane.

    Elisa Bellaviti, Operatrice Volontaria presso ISCOS Lombardia a Milano per il progetto "Nessuno è nato odiando - progetto di Servizio Civile educazione e diritti umani, della nonviolenza e della difesa non armata della Patria"

  • Servizio Civile? Formativo al massimo! Ho imparato a lavorare in team

    Silvana rizzi disegno IG

    Lo schema che ho rappresentato qui sotto descrive la mia esperienza di Servizio Civile che ho svolto presso il Comune di Erba nell'ufficio dei servizi Sociali. L'esperienza per me è stata formativa al massimo, sono cresciuta e ho imparato davvero cosa voglia dire aiutarsi a lavorare in team. In questo disegno ci sono io, tutti coloro che lavorano con me e i ragazzi che ho incontrato durante la mia esperienza. Siamo disegnati tutti nello stesso modo e nella stessa grandezza perchè così mi sono sentita rispetto alle colleghe e ai ragazzi: tutti uguali.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Rizzi Silvana, ex-volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio per il Comune di Erba (CO) per il progetto "Eccomi: posso darti una mano?" nell'ambito dell'assistenza ai disabili

     

  • Spero in un mondo migliore abitato da persone più umane

    Meditazione

    Che cosa dire di questo periodo?

    È successo un qualcosa di assolutamente imprevisto che ci ha costretto a fermarci. Mi piace pensare che ogni cosa, anche la più terribile, abbia un senso e perciò penso che anche questa epidemia non sia cascata giù dal cielo senza un motivo. La prima cosa che mi viene in mente è che la maggior parte delle persone dopo la spensieratezza dell'infanzia entra in una sorta di tunnel fino alla vecchiaia in cui è talmente presa dalle cose che non si ferma mai un attimo a riflettere, non si siede mai a pensare "sono sereno?", "Cosa potrei fare per esserlo?".

    Si è talmente presi dalla routine quotidiana, dai progetti e dagli impegni, che si procede con il pilota automatico, scordandoci che essere sereni è un nostro diritto. La mia speranza quindi è che questo evento ad un primo sguardo sicuramente negativo (per diversi motivi) sia anche servito a tanti per migliorare in qualche maniera la propria vita e che il mondo non torni quello di prima, ma diventi in qualche modo migliore, abitato da persone più umane. Purtroppo da fine febbraio sono fermo con la Leva Civica, spero di riprendere quanto prima. Le mie giornate trascorrono tra lavori in casa, letture e serie tv. Sinceramente la limitazione della libertà che è stata imposta nell'emergenza l'ho sentita molto ed è stato difficile per un camminatore come me rinunciare all'aria aperta e spero vivamente che presto non saranno più necessarie queste norme. 

    William Colombo, volontario di Leva Civica Regionale - Living Land in servizio presso Cooperativa La Vecchia Quercia (LC) "GIOVANI IN CAMPO 2019" nell'ambito delle attività di assistenza e servizio sociale

     
     
     
     
     
     
     
  • Stando coi bambini ho imparato a sorridere, a crederci sempre, a “buttarsi” nelle relazioni ed a non aver paura di sbagliare

    Per far comprendere al meglio la mia esperienza ho deciso di trascrivere il testo di una canzone di Alex Britti: “Gli occhi dei bambini”.

     

    Sono gli occhi dei bambini che

    fanno girare il mondo

    sono i sogni dei bambini che

    fanno tornare il sole

    sono gli occhi dei bambini che

    a volte fanno male

    sono i sogni dei bambini che

    fanno grande il Natale

    e che fanno primavera ogni anno

    ed ogni anno ci ricordano l'età

    e faticano a studiare poesie

    ma cantano pubblicità

    sono gli occhi dei bambini che

    non vogliono dormire

    e nascondono segreti che

    non potrai mai capire

    sono gli occhi dei bambini che

    ci prendono per mano

    sono i sogni dei bambini che

    ci portano lontano

    dove un tempo volavamo e un giorno

    un giorno forse torneremo là

    a giocare ancora col futuro

    tra una bugia e una verità

    sono gli occhi dei bambini

    mentre un aquilone vola

    ci raccontano la vita

    senza dire una parola

    sono gli occhi dei bambini che

    incontri a colazione ci vedi ancora un po’ di sonno

    e che Dio non è un'invenzione

    sono gli occhi dei bambini che

    sconfiggono la guerra

    che la fanno solamente per giocare

    buttandosi per terra

    che diventeranno grandi un giorno

    e forse un giorno diventeranno eroi

    ma con gli occhi dei bambini adesso

    ci innamoriamo noi

    che diventeranno grandi un giorno

    e forse un giorno diventeranno eroi

    ma con gli occhi dei bambini adesso

    ci innamoriamo noi

    ci innamoriamo noi

    come i bambini noi.

     

    Infine volevo concludere con alcune citazioni che descrivono bene tutto il percorso che sto svolgendo e ciò che sto imparando.

    Attraverso gli occhi di un bambino vedremmo il mondo per come dovrebbe essere.

    Attraverso gli occhi di un bambino ogni cosa diventa possibile.

     

    Io penso di aver imparato moltissime cose… e se devo sceglierne una da raccontare è che davvero i bambini ti fanno imparare moltissime cose, ti fanno imparare a sorridere sempre, a crederci e a insistere, a “buttarsi” nelle relazioni e a non aver paura di sbagliare. Ti fanno credere in loro e in noi stessi e ti fanno vedere i loro occhi, fatti di sogni, libertà e infinito.

     

    Rusconi Martina, Operatrice Volontaria di Leva Civica per Fondazione Monsignor Giulio Parmigiani presso la Scuola dell'Infanzia Gavazzi di Valmadrera (LC)

  • Tenacia: parola chiave del mio Servizio Civile

     

    Chiara Burini 2

    TENACIA è la parola che ho scelto per questa mia esperienza di Servizio Civile.
    Un'emozione che ho visto affiorare negli occhi delle persone a cui ho avuto l'onore di poter dare il mio aiuto.
    La stessa tenacia mi è stata trasmessa per poter affrontare le difficoltà che ho trovato durante il percorso. Ho potuto constatare in varie occasioni che, anche se per noi quello che facciamo può sembrare poco, per altre persone è tutto ciò di cui hanno bisogno. Il mio ricordo più grande lo racchiudo in un biglietto che mi è stato dato da una ragazza in cui mi sono "imbattuta" durante questo percorso...
    Con questo voglio concludere il mio pensiero con le parole di Madre Teresa di Calcutta: "Ogni cosa che facciamo è come una goccia nell'oceano, ma se non la facessimo, l'oceano avrebbe una goccia in meno".
     
    Grazie a tutte le persone con cui ho avuto l'onore di condividere questo percorso e che mi hanno resa più tenace!
     
    Chiara Burini, Operatrice Volontaria presso l'Università degli studi di Bergamo per il progetto: "Superabile: la disabilità incontra la città e il suo territorio. Progetti di integrazione e accoglienza"

     

  • Trovare se stessi nelle parole di qualcuno

    Il pensiero di Sabrina che sta svolgendo un'esperienza di Servizio Civile presso la biblioteca di Canzo (CO).

    "La magia dei libri è proprio questa: trovare se stessi nelle parole di qualcuno che non ci conosce eppure sembra aver scritto di noi e per noi".

    Sabrina Zoia, Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale, presso al biblioteca del Comune di canzo (CO) per il progetto: "Un carrello di Libri"
  • Un "ti voio bene" davvero speciale

     

    Foppa Laura SCUEcco la foto che racconta la mia esperienza come volontaria in servizio civile. Una foto che per qualsiasi altra persona non vale niente ma che per me racchiude tutta la mia esperienza.

    La mia esperienza si è svolta presso la scuola dell’infanzia di Mozzanica dove ho lavorato come “educatrice” a fianco di insegnanti che hanno saputo trasmettermi tutto l’amore necessario per questo lavoro.

    La lezione d’amore più grande però mi è stata insegnata proprio dai bambini, perché si sa che l’amore più vero e genuino viene sempre dai più piccoli ma non te ne rendi conto fino a quando, dopo solo un mese e mezzo di servizio, alcuni bambini ti regalano un disegno con scritto “Laura ti voio bene”.

    Seppur sia scritto sbagliato la prima cosa che ho percepito prendendo in mano quel pezzo di carta era l’enorme quantità di amore che era stato utilizzato per realizzarlo.

    I bambini forse non sanno quanto queste tre semplici parole “ti voglio bene” facciano bene al cuore, forse non sanno quanto per noi adulti sia difficile pronunciarle nonostante ne abbiamo immensamente bisogno. Forse i bambini non sanno nemmeno quanto la loro genuinità sia preziosa, quanto il loro amore faccia stare bene le persone e quanto questi piccoli gesti siano preziosi per noi adulti.

    Forse i bambini che mi hanno regalato questo disegno non sanno quanto mi abbia scaldato il cuore e forse non si ricordano neanche di avermelo preparato ma io ricordo e ricorderò per sempre quanto mi hanno fatto stare bene e mi hanno fatta sentire amata.

    Il mio lavoro e il mio impegno non sono stati ripagati dal contributo mensile bensì da questi piccoli ma enormi gesti. Ho dato tutto il mio cuore per fare star bene questi bambini e loro sono riusciti a restituirmelo ancora più pieno d’amore.

    Non smetterò mai di ringraziarli per questo. E non smetterò mai di ringraziarli per avermi fatto sentire ancora una bambina, per avermi ricordato quanto valgono le piccole cose e soprattutto per avermi ricordato come si fa ad amare genuinamente.

     

    Foppa Laura, volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio per il Comune di Mozzanica (BG) presso la Scuola dell'Infanzia per il progetto "UN PROGETTO IN RETE" nell'ambito dell'assistenza ai minori

  • Un anno in Servizio Civile mi ha aperto gli occhi su molti aspetti che prima ignoravo

    Ciao a tutti mi chiamo Roberto e ho 29 anni, in extremis per svolgere il Servizio Civile Universale.
    Ho svolto il mio anno di Servizio Civile come aiuto-educatore presso una residenza sanitaria per disabili con deficit fisici e psichici di etá compresa tra i 18 e gli 85 anni.
    Inizio col dire che sono stato molto fortunato a trovare questo lavoro. Mi piace chiamarlo "lavoro" perché lo considero come un lavoro part-time a tutti gli effetti.
     
    Questa esperienza mi ha dato solamente risvolti positivi, mi ha fatto capire la strada che vorrei percorrere in futuro o come educatore professionale e quindi iscrivendomi all' università (anche se ho quasi 30 anni), oppure fare il corso per diventare Operatore Socio Sanitario.
    Consiglio a tutti questa esperienza sia nell'ambito educativo della disabilità ma anche come Operatore Volontario di Servizio Civile in altri ambiti.
    Nella mia sede di servizio mi sono trovato subito bene e a mio agio con la mia OLP (Operatrice Locale di Progetto) e con gli altri educatori ed educatrici.
    In generale tutto il personale mi ha insegnato e affiancato senza mettermi pressione durante le attività con gli utenti.
     
    Questo anno mi ha aperto gli occhi su molti aspetti che prima ignoravo come, ad esempio, al grande lavoro del ruolo dell' educatore, sempre disponibile a migliorare tutti gli aspetti della vita degli utenti e a rendere un poco più sopportabili le gravi problematiche, relazionandosi sempre con grande umiltà e pazienza durante tutto l'arco della giornata. Entrare in una RSD è come entrare in una bolla dove la realtà e le comodità di tutti i giorni sono stravolte, quindi sono rimasto sorpreso dal loro grande e importante lavoro.

    Mi piacerebbe molto in futuro fare lo spesso. Finisco col dire che ne è valsa la pena fare il Servizio Civile Universale, peccato sia durato "solo" un anno.

     
    Grazie
    Roberto
     
    Roberto Baragetti, Operatore Volontraio in servizio presso Casa dei Ragazzi - IAMA (Istituto Assistenza Minori e Anziani) Onlus a Olgiate Molgora (LC)
  • Un arcobaleno di emozioni al Centro diurno disabili di Caravaggio

    Simoncini Greta

    Buongiorno,

    Sono Simoncini Greta e svolgo il Servizio Civile presso il Centro Diurno Disabili "La Gabbianella" di Caravaggio che è gestito dall'Acli Servizi di Bariano.

    L'esperienza che sto avendo mi sta piacendo molto e sta arricchendo il mio bagaglio professionale (sono una Oss) e quello personale. Da quando ho iniziato a svolgere il Servizio Civile ho potuto entrare in contatto con persone con disabilità e situazioni nuove che mi hanno fatto cambiare visione di questo mondo. La cosa migliore della mia esperienza sono i sorrisi, gli abbracci e gli occhi pieni di gratitudine dei ragazzi che frequentano il Centro Diurno Disabili. Loro per me, sono ragazzi speciali che hanno qualità molto rare. Se dovessi scegliere qualcosa per descrivere la mia esperienza sceglierei l'arcobaleno, in quanto questa esperienza presenta tanti colori diversi dai toni più vivaci a quelli meno. Sto vivendo situazioni che mi portano tanta gioia ma nello stesso tempo, venendo a conoscenza di alcune situazioni, mi portano un po' di malinconia.

    Tra le attività di cui si occupano i ragazzi del CDD  ci sono la promozione del la chiesa di S. Bernardino di Caravaggio e la Pet Therapy.

     

     

    Simoncini Greta, Operatrice Volontaria di Servizio Ciivle per Acli Servizi di Bariano (BG).

  • Un passo alla volta per riportare la serenità

    Giulia ArpiniNoi giovani non siamo visti di buon occhio dai più adulti e ancora di più dagli anziani. "Stanno sempre ai cellulari", "Non fanno mai nulla di buono" e "Che gioventù sprecata" sono le frasi principali che si sentono pronunciare da coloro che hanno qualche anno in più, soprattutto quando stiamo cercando di migliorare o cambiare, nel nostro piccolo, ciò che loro stessi hanno prodotto o addirittura sostenuto. Posso invece negare sul fatto che ci sono ragazzi della nostra età che fanno da simbolo (principalmente coloro che hanno i capelli colorati, rasati o con acconciature particolari, piercing sul viso e tatuaggi dipinti su tutto il corpo) alla tipica frase "questo ragazzo/questa ragazza che non avrà un futuro", eppure, magari, sono loro stessi che nei pomeriggi liberi vanno a raccontare fiabe negli asili o vanno a fare due chiacchiere con i nonni del paese, ascoltando le loro storie riguardanti la Seconda guerra mondiale. Questa era una piccola premessa per dire semplicemente che oltre ad aiutare coloro che sono in difficoltà di qualsiasi tipo, proteggere l'ambiente, progettare un futuro migliore, noi ragazzi, indipendentemente dai nostri capelli o da come vogliamo decorare la nostra pelle, cambieremo il futuro un passo alla volta per riportare la serenità di una volta. Ne approfitto per raccontare la mia esperienza prima e durante l'emergenza Covid-19. Iscritta al Servizio Civile il 15 gennaio di quest'anno, andavo personalmente a trovare i concittadini del mio paese per due chiacchiere. Ognuno la prendeva in modo diverso, chi mi attendeva con gioia sulla soglia della porta o sulla loro poltroncina davanti alla televisione o con chi, dato il loro carattere solitario, si faceva solo due parole alla finestra. Sono tutte persone over65 che per un problema o per l'altro si sono ritrovate sole e hanno la sensazione di essere escluse dal mondo. Come volontaria, andavo per un'oretta a casa di questi cari e con loro parlavamo di tutto; ricordi passati, amici d'infanzia, avventure da adolescenti o semplicemente spettegolavamo sul programma in televisione. Niente di che, potreste dire, eppure questi carissimi nonni sono quelli che si avvicinano sempre di più all'età della solitudine e del rinchiudersi in casa e avere qualcuno che, anche solo una volta al giorno, viene a scambiare due parole, può veramente farli sentire di nuovo in contatto con il mondo. Nella situazione attuale di difficoltà le chiacchiere si sono ridotte a poche parole scambiate ai rispettivi cancelli dei cittadini che richiedono aiuto per la consegna a domicilio dei medicinali che in questo momento sono tra le cose di cui hanno più bisogno. Ci sono altre mille parole da raccontare, come gli incontri giornalieri con le farmaciste, i medici che ormai mi vedono almeno una volta al giorno e le numerose chiamate in ufficio con l'Assistente Sociale, ma non voglio dilungarmi oltre e rubarvi altro prezioso tempo. Concludo con il ringraziare di cuore coloro che ci stanno guidando in questa esperienza unica e particolare e un caloroso abbraccio virtuale (bisogna rispettare le distanze!).

    Giulia Arpini, volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio presso il Comune di Misano Gera d'Adda (BG) per il progetto "Vicino a te" nell'ambito dell'assistenza ad adulti e terza età in condizioni di disagio

     

  • Un progetto di assistenza agli anziani. Mi sono sentita utile e orgogliosa

    BARBARA ZAVAGLIO

    Bovezzo 29/04/2021

    Mi chiamo Barbara e ho prestato il servizio civile presso la Fondazione Casa di Dio di Via Vittorio  Emanuele II a Brescia. L’esperienza che ho vissuto è stata molto positiva soprattutto perché sono stata tra gli anziani che sanno sempre dare tenerezza ed emozioni. Mi parlavano del loro passato e in questo mi ricordavano tanto la mia nonna che, anche lei come tanti, se ne è andata sola in casa di riposo lo scorso aprile senza che neanche ci potessimo salutare.

    Giocavamo a tombola e preparavo insieme alla mia tutor Laura Maffeis e Rita i cruciverba per loro e li aiutavamo a portarli a termine. Li sentivo tutti un po’ “i miei nonni”. Ho potuto vedere con i miei occhi la commozione dei parenti quando rivedevano il loro familiare dopo tanto tempo quando ancora ci si poteva baciare ed abbracciare prima della pandemia. Il progetto si intitolava “Stringendoti le mani” ma l’assurdità di quest’anno è stata proprio non potersi toccare se non tramite guanti asettici e questo mi ha fatto capire ancora di più l’importanza della vicinanza e del contatto fisico in situazioni di solitudine.

    Il legame più intenso per quanto riguarda il personale si è stabilito con Monica Minoni, che ringrazio di tutto cuore, perché è stata con me particolarmente affettuosa, materna e chiara nelle indicazioni che mi ha dato per collaborare nei vari impegni amministrativi ed io mi sono sentita veramente utile e orgogliosa di quello che ho imparato stando con lei: piccoli compiti ma di grande importanza nella quotidianità di una R.S.A: per esempio la preparazione degli avvisi da affiggere soprattutto per la sicurezza (e quest’anno sono stati innumerevoli come si può immaginare), l’archiviazione dei documenti degli ospiti e la preparazione degli ausili per loro. Non dimenticherò mai questo anno tanto drammatico ma tanto ricco di esperienza umana e ringrazio l’Associazione Mosaico che mi ha dato l’opportunità di viverlo.

    Grazie ancora con tanto affetto

    Barbara Zavaglio

     

    Barbara Zavaglio, ex-volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio presso la Fondazione Casa di Dio di Brescia per il progetto "Stringendoti le mani" nell'ambito dell'assistenza agli anziani.

  • Un servizio poliedrico in Val Cavallina

    Ho iniziato il Servizio Civile a maggio. Impegnato nel progetto “I libri servono a capire e a capirsi”, mi divido tra la biblioteca comunale e il Municipio del mio Comune di residenza. La ripartizione è abbastanza netta: al mattino lavoro in Municipio, più precisamente nell’Ufficio anagrafe, mentre nel pomeriggio affianco il bibliotecario.

    Ciò mi permette di conoscere due ambienti di lavoro diversi. Entrambi non mi erano del tutto nuovi. In Municipio avevo svolto l’Alternanza Scuola Lavoro quattro anni fa e in biblioteca avevo lavorato come volontario due anni fa, durante l’estate.

    Ho scelto il Servizio Civile per due motivi. Da tempo desideravo un impiego salariato da affiancare allo studio universitario e desideravo altresì servire il mio Paese e la mia comunità. Pertanto, quando sono venuto a conoscenza di questa opportunità, l’ho colta al volo.

    Giunto quasi a metà del mio percorso, posso dichiararmi soddisfatto della mia scelta. I colleghi sono amichevoli, sempre disponibili a insegnarmi nuove mansioni e sempre attenti alle mie necessità. Il lavoro non è mai troppo pesante. Gli orari concordati sono rispettati da entrambe le parti. Ora ho la soddisfazione di poter disporre di denaro da me guadagnato. Personalmente preferisco il lavoro in biblioteca, in quanto più rilassante.

    Il mio obiettivo nel futuro, una volta finita questa esperienza, è proseguire gli studi fino alla laurea. Dopodiché, come suggeritomi dalla mia famiglia e dai miei colleghi, a loro volta soddisfatti del mio operato, tenterò i concorsi pubblici per ottenere un posto nella Pubblica Amministrazione.

    dovessi scegliere un oggetto che rappresenti il mio percorso, esso sarebbe il coltellino svizzero, perché è in grado di assumere su di sé molte funzioni diverse.

    Per concludere, consiglio il Servizio Civile ai miei coetanei, in particolare a coloro che non studiano né lavorano e desiderano guadagnare soldi, rendersi utili e chiarirsi le idee.


    Marco Alleri1Marco Alleri2

    Marco Allieri, Operatore Volontario di Servizio Civile per Consorzio Servizi Val Cavallina (BG) pe ril progetto "I libri servono a capire e a capirsi"

     

  • Un universo dietro le quinte della biblioteca

     

    Ciao! Sono Davide e sto svolgendo Servizio Civile presso la Biblioteca di Lambrugo.

    Controllavo spesso i bandi di Servizio Civile di Associazione Mosaico e quando ho trovato quello per la biblioteca, non ho esitato e ho fatto subito domanda.

    La biblioteca mi ha sempre incuriosito ed ero interessato dunque a scoprire il "dietro le quinte" di questo luogo, per cui la scelta è stata facile. Accanto a questa voglia di scoprire questo "universo", era presente una naturale preoccupazione derivante dall'iniziare una nuova esperienza e dal fatto di lavorare con nuovi colleghi.

    Tuttavia queste preoccupazioni sono scomparse con il passare dei giorni, grazie alla disponibilità della bibliotecaria e dei colleghi degli altri uffici. Ora la biblioteca è diventata una sorta di seconda casa per me. Per quanto riguarda le attività, il lavoro del bibliotecario è più dinamico di quanto avevo in mente, per cui, nonostante non siano presenti ritmi frenetici, la giornata passa in fretta tra libri da prestare, rimettere a scaffale e ordinare.

    Per finire, non posso far altro che consigliare il Servizio Civile: permette di mettersi in gioco, apprendere cose nuove e non da ultimo permette di guadagnare qualcosa.

    Davide Giozzi, Operatore volontario di Servizio Civile Universale, in servizio presso la biblioteca del Comune di Lambrugo (CO) per il progetto: " Un carrello di libri: Servizio Civile nelle biblioteche della provincia di Como e Varese"

     

  • Una pagina del diario di Servizio Civile di Rebecca

    Rebecca_Ester_Invernizzi

    Rebecca Ester Invernizzi, Operatrice Volontaria di Servizio Civile alla Biblioteca di Cassano D'Adda (MI) per il progetto: "Libro dopo libro, Servzio Civile nelle biblioteche di Milano"

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