testimonianza

  • Marianna Ambu tra i nostri bellissimi volontari!

    AMBU testimonianza"Amo il mio lavoro aiutare il prossimo. Adesso sono tempi duri perché c'è il coronavirus. I nostri ospiti vorrebbero uscire e svolgere le loro attività ma non è possibile. Noi cerchiamo di tirarli su di morale sorridendo sempre e scherzando con loro, festeggiando i compleanni. Non ci arrendiamo noi abbiamo tutta la forza e la speranza che tutto questo passerà. Ciao da parte di Marianna Ambu e i miei ospiti ❤ "

    Ed eccoli qui i nostri fantastici volontari che, sebbene potrebbero restare a casa ricevendo comunque l'indennità di servizio, hanno scelto di continuare a svolgere le proprie attività.

    La nostra prima eroina si chiama Ambu Marianna ed è in servizio presso il Consorzio La Cascina di Villa d'Almè (BG) progetto assistenza disabili. Grazie Ambu sei semplicemente fantastica!!!

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Nei lunghi giorni del Covid-19 I volontari del Servizio Civile Universale coordinati da Associazione Mosaico si raccontano

     

    Nei lunghi giorni del Covid-19

     I volontari del Servizio Civile Universale coordinati da Associazione Mosaico si raccontano

     

    Bergamo, 2 aprile 2020

    Sono animati da una fortissima carica, da una grande motivazione, dall’entusiasmo e anche dalla giusta dose di coraggio. Sono i 56 volontari del Servizio Civile Universale coordinati da Associazione Mosaico di Bergamo che hanno scelto di rimanere al loro posto in questi lunghi giorni dell’emergenza Covid-19. A tutti i ragazzi coinvolti, impegnati in particolare nei progetti relativi all’assistenza e al soccorso, sono garantiti i presidi necessari e così i volontari possono svolgere il loro compito in piena sicurezza. Altri volontari sono in servizio in smart working e si dedicano in particolare ad iniziative di sostegno all’ospedale di Bergamo.  Associazione Mosaico, sui propri canali informativi, sul sito e sui social network, lascia la parola alle ragazze e ai ragazzi in servizio a proposito della loro esperienza e delle loro emozioni. Queste le prime due testimonianze. “Amo il mio lavoro, aiutare il prossimo”, racconta Marianna Ambu, in servizio presso il Consorzio La Cascina di Villa d'Almè (BG), progetto assistenza disabili. “Adesso sono tempi duri perché c’è il coronavirus. I nostri ospiti vorrebbero uscire e svolgere le loro attività ma non è possibile. Noi cerchiamo di tirarli su di morale sorridendo sempre e scherzando con loro, festeggiando i compleanni. Non ci arrendiamo noi abbiamo tutta la forza e la speranza che tutto questo passerà. Ciao da parte di Marianna Ambu e dei miei ospiti”.  “Non so se siano i loro sorrisi rassicuranti celati dietro le mascherine, i loro dolci occhi o lo sguardo di chi nella vita ne ha passate tante – dice Labib Wassili Morgan Hilary, volontaria presso il comune di Mozzanica (BG), per il progetto “Assistenza adulti e terza età in condizioni di disagio” -  ma so di per certo che tutta la positività e la serenità che cerco di trasmettere ogni volta che consegno ad ognuno di loro il pasto quotidiano, mi vengono restituite con ancor più forza e amore. Mi ringraziano sempre prima di dirmi: “ci vediamo domani!”, ma sono io a dover ringraziare loro per tutta la fiducia, la speranza e il buonumore che mi regalano ogni giorno. Questa emergenza Covid-19 è davvero dura, ma ne usciremo; più forti, consapevoli e uniti di prima. Un caloroso abbraccio virtuale da Hilary Labib”.

  • Non è importante per chi, l'importane è essere d'aiuto!

    Mirko Pedrocchi

    Il mio progetto "Gioco, Studio e... Cresco" , avendo a che fare con minori e famiglie di minori, è stato riconvertito per l'emergenza Covid-19.
    Sono stato reindirizzato presso l'ufficio in cui lavora anche la mia OLP e mi è stato chiesto di aiutare a svolgere diversi servizi, alcuni nuovi, nati a causa dell'emergenza, altri in carenza di volontari a causa della stessa.
    Il mio compito principale è tutt'oggi di coordinare i volontari della Protezione Civile affinché si occupino dei cittadini in difficoltà (anziani, soli o con problemi di salute, Covid positivi,...) per il servizio di spesa, di  ritiro e consegna farmaci a domicilio, non potendo loro uscire di casa. Ad oggi abbiamo evaso in totale più di 150 richieste di questo tipo. Un altro compito che mi è stato chiesto di svolgere è stato il servizio di consegna pasti a domicilio (sempre rivolto a persone sole e anziane) che già i Servizi Sociali avevano attivato, ma che aveva subìto importanti decimazioni temporanee dei volontari coinvolti giornalmente nel servizio. Per fortuna ora me ne occupo molto meno perché i volontari sono in gran parte rientrati. Tra vari compiti minori ho consegnato alcuni pacchi della Caritas a famiglie in grave difficoltà e sono spesso al telefono per dare informazioni a persone residenti per la richiesta dei Buoni Spesa presso il nostro comune. Ovviamente preferirei proseguire con il progetto originario ma mi trovo bene anche in quello che sto facendo al momento. A fine giornata magari si è un po' più provati con tutte le telefonate che arrivano, ma si ha comunque la sensazione di essere d'aiuto, anche perché altrimenti sarei a casa a girarmi i pollici. Invece sto facendo esperienza in un ambiente di lavoro importante e le cose da fare non mancano di certo!
    Ringrazio naturalmente la mia OLP e tutte le colleghe dell'ufficio per la fiducia mostratami e per l'opportunità che mi hanno dato. Ringrazio anche tutti i volontari della Protezione Civile con cui ho a che fare, ragazzi volenterosi e sempre disponibili a dare una mano. Ringrazio infine il gruppo del Trasporto Amico (servizio pasti) per avermi accolto nel gruppo e avermi reso partecipe di questo servizio in tempi così ostili.
     

    Pedrocchi Mirko, volontario di Servizio Civile Universale per il Comune di Clusone (BG)

  • Non importa quante volte si cade l’importante è capire i propri errori e non considerarli un fallimento

    Leva Civica è imparare a vivere con spontaneità, vedere il mondo senza pregiudizi, capire i propri errori senza considerarli un fallimento

    Valsecchi Lisa filastrocca della crescita

    "Con questo testo voglio sottolineare il modo in cui dovrei vivere la mia vita ogni singolo giorno. Sono sempre stata abituata a volere il massimo da me, essere sempre “perfetta” utilizzando il paragone di perfezione che nella mia testa ho sempre avuto. Non mi sono mai paragonata ad altri, ma ho cercato sempre di essere perfetta seguendo appunto il mio canone quindi: studentessa modello, figlia che obbedisce sempre, amica perfetta, …

     

    Questa mia visione però ad un certo punto è crollata, non sono più stata in grado di stare al passo con questa scala di perfezione che mi ero autocostruita negli anni. Una scala nociva direi! 
     
     
    Lavorando con i bambini ho capito l’importanza di vivere in maniera leggera, essere in grado di farsi trasportare ed assaporare il percorso; e non soltanto la meta.
    Perciò anche l’immagine del bambino con in mano il palloncino rappresenta proprio la semplicità tipica dei bimbi, una semplicità ognuno di noi dovrebbe a mio avviso possedere anche a 80 anni; un modo di vedere il mondo e le situazioni senza troppi preconcetti e pregiudizi che crescendo la società ci inculca, ma appunto vivere in maniera serena e con la spontaneità e la felicità che i bambini trovano nelle piccole cose. 
     
     
    Quindi non importa quante volte si cade l’importante è capire i propri errori e sbagli e soprattutto non considerarli un fallimento"
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Lisa Valsecchi, volontaria di Leva Civica Lombarda Volontaria autofinanziata in servizio presso Cooperativa il Girotondo per il progetto del Comune di Albavilla (CO) "LEVA CIVICA ALLA COOPERATIVA IL GIROTONDO" 
  • NUNTIAMUS VOBIS GAUDIUM MAGNUM: MOSAICO EST PROBATUS!!!

    Nella foto: Il Presidente Claudio Di Blasi sfoggia il vessillo di Associazione Mosaico, a celebrazione dell’evento. La foto di gruppo con tutti i collaboratori non la si è potuta realizzare perché stiamo lavorando nel 99% dei casi in smart working: a Bergamo e in Lombardia abbiamo “qualche problemino” con il Corona Virus.

    Per certe notizie occorre sfoderare la lingua delle grandi occasioni, ovvero il latino.

    La traduzione libera, per chi non ha dimestichezza con il linguaggio di Cicerone, è semplice: “Abbiamo una notizia che vi renderà felici. Associazione Mosaico è ente iscritto all’Albo degli enti di Servizio Civile Universale – sezione Regione Lombardia”

    Insomma siamo a tutti gli effetti, a partire da ieri, ente accreditato dello S.C.U. (che sta per Servizio Civile Universale): potremo presentare progetti, gestire operatori del servizio civile, formarli, ai sensi della nuova normativa.

    Aggiungiamo un “finalmente”.

    La richiesta l’abbiamo presentata il 17 gennaio 2019: una richiesta a cui erano allegati circa 1800 documenti!

    Ci sono voluti esattamente 14 (quattordici) mesi per ricevere la lieta novella, ovvero 8 (otto) mesi in più di quelli previsti dalla normativa vigente per lavorare una pratica del genere.

    Ma noi siamo ottimisti: ritardi di questo genere non si verificheranno nel futuro, si tratta di infortuni dovuti all’avvio di una normativa nuova e che, a regime, non potrà che essere smart and friendly!

    Ma parliamo di numeri, lasciando la parola al presidente di Associazione Mosaico, Claudio Di Blasi: “Associazione Mosaico è, per dimensioni, il primo ente della Sezione Lombardia dell’Albo degli enti di Servizio Civile Universale”.

    “Nel nostro sistema di accreditamento sono inseriti 274 enti di accoglienza, pubblici e privati, con 648 sedi di attuazione.” prosegue Claudio Di Blasi “La professionalità della struttura è garantita da 34 figure accreditate: formatori, selettori, responsabili della formazione e della comunicazione informatica, ecc. ecc.”

    “I nostri prossimi obiettivi sono semplici” conclude il presidente di Mosaico “Il primo per importanza è supportare i volontari di servizio civile e leva civica impegnati nei progetti per il contrasto all’epidemia di Corona Virus. Nel frattempo concluderemo l’elaborazione dei progetti di servizio civile universale da presentare entro il prossimo 16 aprile. Infine, ma non per importanza, pensare a come servizio civile e leva civica possano contribuire alla ricostruzione delle terre lombarde, quando ci lasceremo alle spalle la battaglia, che vinceremo, contro il COVID-19”

  • Ogni giorno di Leva Civica è stato un giorno speciale

     

    Chiara Rocca

    Ad agosto 2020 tramite una mia parente mi si è presentata l’opportunità di poter fare domanda presso il comune di Palazzago che aveva aperto il bando alla ricerca di una figura educativa per la Scuola Statale dell’Infanzia di Palazzago.

    Da subito interessata al progetto ho deciso di tentare il bando con un risultato molto buono; su tre candidati sono arrivata al primo posto. Il giorno in cui mi hanno chiamata per comunicarmi il risultato ero felicissima e fino a quando non sono andata presso Associazione Mosaico per firmare il contratto non ci credevo! Contenta del risultato ho quindi iniziato ad intraprendere il mio percorso di Leva Civica a Palazzago.

    Ho deciso di presentare la domanda proprio a questo progetto in quanto fin da piccola ho sempre avuto il sogno di poter lavorare con i bambini e di far con loro giochi, attività ad avventure all’aperto.

    Chiudendo gli occhi e ripensando alla mia esperienza rivedo l’immagine dei bimbi felici e spensierati, la loro dolcezza e il loro affetto verso di me; se questa esperienza fosse un oggetto sarebbe un gesto: un grande abbraccio.

    Per quanto riguarda la mia prima giornata di servizio direi che, nonostante un po’ d’ansia per l’ambiente e le colleghe nuovi, sia stata davvero bella. Le colleghe sono state molto accoglienti e pronte ad aiutarmi qualunque dubbio abbia avuto; e per tutto il percorso ogni giorno è stato proprio un giorno speciale!

    La mia giornata tipo era come ogni giornata del mio progetto: arrivavo alla mattina presso la Scuola dell’Infanzia dove insieme alle altre maestre accoglievo i bambini che arrivavano, verso le 9 scendevo poi in piazza a prendere i bambini del pullmino e li accompagnavo il classe. Appena arrivavano facevano gioco libero poi si svolgevano il calendario e le presenze e infine c’era l’attività. Poi si pranzava e al pomeriggio si giocava e si facevano ancora delle attività finché arrivava l’ora di tornare a casa.

    Le mie qualità personali messe in atto: essere autonoma, collaborativa, cordiale, determinata, disponibile, responsabile, puntuale, produttiva e diligente.

    Quest’esperienza mi ha migliorato, sia a livello di responsabilità sia a livello di lavoro di gruppo, di creatività e di organizzazione.

    Facendo questo percorso ho capito, anzi ho confermato, che lavorare con i bambini è davvero un lavoro che mi piace, che mi fa star bene e che mi fa andare al lavoro ogni mattina con il sorriso per questo andandoci serena ogni giorno devo dire che ho raggiunto anche i miei obiettivi che mi ero prefissata e le mie aspettative sono state superate con successo!

    Il mio servizio di Leva Civica in 5 parole: FANTASTICO, EDUCATIVO, IMPEGNATIVO, CREATIVO e SPECIALE!!

    Per il mio futuro spero di trovare un lavoro che mi piaccia, magari proprio con i bambini e che mi possa fare andare al lavoro ogni mattina felice e con la voglia. Ad essere sincera se potessi rifare questa esperienza nello stesso modo, nello stesso posto e con le stesse colleghe, lo rifarei mille volte.

    Consiglierei ad un mio coetaneo un percorso di Leva Civica o Servizio Civile poiché prima di tutto si fa esperienza e poi se una persona è indecisa e non sa totalmente se un lavoro è il suo oppure no gli permette di chiarirsi le idee; perciò per chi fosse indeciso sul presentare domanda o meno io consiglierei che se l’ambito del progetto vi interessa di buttarvi senza paura.

    L’episodio che mi porterò sempre con me sono i bambini grandi di una sezione che appena arrivavo mi correvano incontro, mi saltavano in braccio, mi abbracciavano e non mi mollavano più; mentre la frase che tengo nel cuore è: sei una ragazza davvero speciale e con grandi capacità.

    Vorrei ringraziare in primis Associazione Mosaico per avermi dato questa possibilità che purtroppo è passata troppo velocemente,  poi vorrei ringraziare la mia referente dell’ente sempre presente e disponibile in ogni occasione e anche le mie colleghe davvero gentili, persone fantastiche con cui ho creato un bellissimo rapporto.

    Chiara Rota, volontaria di Leva Civica Lombarda Volontaria in servizio presso Comune di Palazzago (BG) per il progetto "ASSISTENZA SCOLASTICA A PALAZZAGO 2020"

     

  • Olp e amministrazione comunale, fieri del nostro volontario Luca

    Io in quanto Olp mi sento di ringraziare di cuore il nostro volontario in servizio civile che, in questo momento di estrema difficoltà, ci affianca e ci sostiene con una presenza fondamentale. Condivido tutte le vostre bellissime parole: sarebbe stato facile stare a casa, ma la coscienza civile e il senso di responsabilità hanno prevalso e per questo io e tutta l’amministrazione siamo fieri di collaborare con un ragazzo tanto serio e responsabile al quale, aggiungo, non manca mai un sorriso per chiunque! E’ veramente un onore averti al nostro fianco in questo periodo. Grazie Luca!

    Elena Borini, OLP di Luca Masciadri, volontario di Servizio Civile Universale, in servizio presso il Comune di Albavilla (CO) per il progetto "Guarda le stelle" nell'ambito dell'assistenza ai minori

  • Passaggio di testimone al Comune di Montorfano (CO)

     

    Buongiorno,
    sono Martina Costanzo e svolgo il servizio di Leva Civica presso il Comune di Montorfano (CO) all'interno l'Ufficio Demografico.
    Voglio raccontare l'importanza del passaggio di "testimone" che è avvenuto tra me e il ragazzo in Leva Civica uscente.  È stato rassicurante comunicare e avere a fianco un mio coetaneo con la quale apprendere il nuovo impiego. Disponibili e cordiali anche le mie colleghe d'ufficio, tra cui Serena Tessaro, mia responsabile.
    L'esperienza è estremamente positiva e sono contenta di poter svolgere servizio presso il Comune di Montorfano (CO), piccolissima realtà.
     
    Martina Costanzo

     

  • Per superare le difficoltà ho capito di dover mettere in gioco una parte importante di me stessa

    Il 25 Maggio 2022 ho intrapreso la mia avventura del Servizio Civile a Urgnano all’Asilo nido comunale “Arcobaleno”.

    Le motivazioni personali che mi hanno portata a compiere quest’esperienza sono state diverse; per primo sicuramente il bisogno di scoprire la mia “vocazione” in campo lavorativo, verificare se gli studi che avevo intrapreso fossero quelli adatti alle mie aspettative e questo di conseguenza ha fatto nascere in me desiderio ed emozione.

    Mi hanno sempre affascinato i bambini, sono arrivata all’inizio di questo percorso un po’ spaventata non avendo mai avuto esperienze simili a parte il tirocinio, ma allo stesso tempo molto curiosa e desiderosa di mettermi alla prova. Il timore di non farcela non mi ha impedito di affrontare le situazioni, ovviamente con il sostegno e la fiducia che mi hanno dato le educatrici. Un’ altra grande motivazione è stata senza dubbio la mia voglia di cimentarmi nel campo lavorativo, far vedere quanto valgo e mettere da parte un piccolo guadagno.

    Mi sono così occupata in prima persona dei bambini e dei loro giochi, delle loro abitudini e della loro alimentazione. È stata una scoperta per me quasi sempre piacevolte, sia pure con dei risvolti a volte poco simpatici: quando ho scoperto che i bambini si sporcano, rifiutano il cibo, non ascoltano se non opportunamente sollecitati e coinvolti, ho capito di dover mettere in gioco una parte importante di me stessa. 

     

    Erika Mazzoleni, Operatrice Volontraia di Servizio Civile Universale, in servizio per il Comune di Urgnano presso l'Asilo nido comunale “Arcobaleno” per il progetto: "UN MONDO A COLORI: un progetto a sostegno della prima infanzia in provincia di Bergamo"

     

  • Perché lo facciamo? Settima domanda

    Quali sono le aspettative che un ragazzo o una ragazza nutrono nei confronti del Servizio Civile Universale? Dove presteranno il loro servizio questi giovani operatori di Associazione Mosaico? È il tema di "Perché lo facciamo" numero 7.

  • Perché lo facciamo/6 - Associazione Mosaico, i ragazzi di Servizio Civile Universale si raccontano

    Un nuovo gruppo di giovani operatori volontari di Associazione Mosaico racconta che cosa li ha portati a scegliere l'esperienza di Servizio Civile Universale.

     

  • Proporre il Servizio Civile a giovani, figli e nipoti? Condividiamo la riflessione di una madre

    Post di Cinzia Pennati
    Riflessione Cinzia Pennati

  • Qualsiasi professione sceglierai, cerca di lasciare un segno indelebile nei cuori delle persone

    12codocenteSono due mesi che non metto piede in quell'istituto che ormai era diventata una seconda famiglia per me. Mi sono ritrovato all'interno di classi di ragazzi che avevano qualche anno in meno di me, che hanno imparato a rispettarmi e a volermi bene. E sapete una cosa? Mi mancano davvero tanto! Non sembra vero che, nonostante il poco tempo passato con loro, ho lasciato un segno indelebile nei loro cuori. Questi ragazzi mi hanno scritto ogni tanto durante la quarantena per chiedermi come stavo, per chiedermi se l'anno prossimo quando sarebbero forse rientrati mi avrebbero ritrovato in classe con l'altra prof di inglese pronti a salutarmi con il solito "Buongiorno prof!".

    Io non sapevo cosa voleva dire essere un insegnante, ho sempre snobbato questa professione, ma ora la vedo con occhi diversi. Il tempo a casa mi ha fatto pensare tanto al mio futuro e chissà magari diventerò un professore veramente. Spero di potervi rivedere presto per condividere con voi qualche altra esperienza! 

     

    Stefano Colombo, volontario di Leva Civica Regionale - Living Land in servizio presso Fondazione Monsignor Giulio Parmigiani per il progetto "Leva Civica nell'ambito di Lecco" nel settore attività di organizzazione e promozione di attività educative (LC)

     

     

  • Quando il Servizio Civile Universale è occasione di rinascita

    Facchinetti AlessiaA pochi giorni dall'avvio dei volontari di Servizio Civile riceviamo e condividiamo la prima impressione di Alessia
     
    Buongiorno,
    mi sono sentita sin da subito di compilare il questionario, perché sarebbe stato più consono attendere la fine, ma non è sempre il tempo a dare una valutazione alle “cose” e spesso basta anche solo un attimo per definirle.
    Il questionario richiede di dare un giudizio personale a proposito dell’esperienza di SCU, io nel giro di 15 giorni mi sono sentita subito a mio agio e soprattutto accolta e ho ricevuto tanta disponibilità da chi fa parte di questo team. Sia dall’ente del Consorzio Servizi Valcavallina che da Associazione Mosaico.
    Ho deciso di allegare quest’immagine alla mail, sono delle foglie che volano verso l’alto e il disegno mi trasmette un senso di pace, serenità e allo stesso tempo di felicità.
    In particolar modo, però, ho scelto questa di immagine, perché per me rappresenta la rinascita, da qualsiasi punto di vista: lavorativo, emotivo, sociale.. e il Servizio Civile per me simboleggia questo.
     
     
     
     
     
    Alessia Facchinetti Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio per Consorzio Servizi Valcavallina (BG) per il progetto "I LIBRI SERVONO A CAPIRE E A CAPIRSI - Servizio Civile nelle biblioteche Bergamasche"
  • Quando la paura iniziale del primo giorno lascia spazio alla voglia di imparare e di rendersi utili

    Buongiorno,

    sono Pappalardo Chiara, sto svolgendo la mia esperienza di volontariato presso il CFPP di Lecco Maggianico (centro di formazione professionale polivalente). Il mio percorso è appena iniziato e ho ancora tanto da scoprire. Ho scelto di cimentarmi in questo ambito a me ancora sconosciuto, perché sono una ragazza solare, serena, ho buone capacità d’ascolto e penso di poter essere adatta a questa esperienza. Se chiudendo gli occhi ripenso al primo giorno di servizio ricordo tanta voglia di iniziare, tanto entusiasmo e quello smarrimento iniziale di ritrovarsi in un posto, un ambiente nuovo in cui muoversi dove non sai bene in quale posizione ti trovi ancora, cosa dovrai fare, come e quali accortezze avere, come ogni prima volta di qualsiasi esperienza. Ma è quella paura iniziale, quella sensazione che viene sovrastata dalla voglia di imparare e di rendersi utili.

    Durante il programma di attività estiva ho partecipato anche io attivamente alle riunioni d’equipe, all’organizzazione. Mi è piaciuto molto fotografare, scattare e poter catturare i migliori momenti per i ragazzi durante i giochi e aiutarli a rielaborare quotidianamente gli scatti e le attività proposte in un diario di bordo, mi piace sentirmi utile, saper dare le indicazioni giuste e potergli dare una mano.

    Consiglierei sicuramente quest’esperienza di Servizio Civile in quanto ha una crescita personale e può dare tanto, con la possibilità di mettere in gioco le proprie abilità ma anche di imparare senza sentirsi giudicati.

    Cit. "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!"

    Mi aspetto tanto da quest’esperienza a livello personale e spero che al termine del servizio io sia più fiduciosa di me stessa e del mondo e di imparare il più possibile!

    Questo è un augurio che mi faccio mentre continuo a intraprendere questo percorso. Ringrazio infinitamente chi mi ha permesso tutto ciò e dato la possibilità di partecipare.

     

  • Resoconto della mia esperienza di servizio civile

    Da gennaio 2019 a gennaio 2020 ho svolto il Servizio Civile Universale presso il comune di Misano di Gera d’Adda, mi occupavo di Assistenza agli anziani tramite un progetto chiamato “La filanda – Servizio Civile a favore degli anziani degli Enti locali lombardi”. Le mie mansioni erano tra le più varie, certamente la missione principale ritengo sia stata il mantenimento delle risorse e del benessere psicologico in soggetti con fragilità. Secondariamente la mia attività consisteva in un supporto pratico e immediato alle necessità giornaliere. Ho passato buona parte delle ore di servizio in momenti di condivisione del tempo insieme, in attività semplici ma benefiche come passeggiate e conversazioni. I momenti di dialogo erano in alcuni casi semplici conversazioni sulla vita quotidiana, i vari impegni, gusti personali e attualità. Molto spesso però il dialogo è stata una vera e propria forma di confronto psicologico sul presente, le difficoltà che la vecchiaia porta con te, ma anche di racconto e revisione del passato.

    Dall’altro lato io ero una fonte inesauribile di aiuto, per offrire assistenza fondamentale e giornaliera come andare a fare la spesa, altre piccole commissioni, ritirare e comprare per loro i farmaci prescritti.

    Un anno di servizio ha prodotto molteplici riflessioni che ruotano intorno ad alcuni temi fondamentali che ritengo siano punti centrali del mio percorso:

    • La vecchiaia e la malattia. Ognuno degli utenti seguiti è in qualche modo malato, alcuni hanno malattie che in età adulta sono facilmente gestibili, ma con il passare del tempo si aggravano e appesantiscono fisico e mente (es. Ipertensione, diabete); in altri casi il disturbo è prodotto da malattie degenerative (es. cecità, artrosi); in altri ancora, la malattia è interiore (disturbi psichiatrici, depressione). L’utente anziano è da un lato appesantito dai mali fisici che rendono difficoltosa anche la più semplice delle attività come camminare, dall’altro costantemente logorato da mali più infidi e silenziosi, che a poco a poco possono scalfirlo. È sicuramente il caso della malinconia che facilmente può trasformarsi in disturbi più gravi come la depressione. Il senso di solitudine è l’acerrimo nemico dell’anziano, a prescindere dai disturbi che deve gestire: ho imparato che la compagnia, o semplicemente la consapevolezza che c’è qualcuno che andrà a trovarli ed aiutarli può rivelarsi il farmaco più efficace per il loro benessere.

    Mi appello dunque ai figli e parenti delle persone anziane: anche se stanno male, sono stanchi e predisposti al lamento, non lasciateli mai soli, portate pazienza e siate la loro ancora di salvezza.

    • Fare i conti col passato e adattarsi al presente. Utenti anziani nati nella prima metà del 900 hanno vissuto a pieno le difficoltà della II Guerra Mondiale e l’estrema povertà lasciata in seguito al conflitto. Parlare con loro del passato è importante, neurologicamente per mantenere attiva la loro memoria a lungo termine e stimolarli cognitivamente, ma anche psicologicamente per aiutarli ad autovalutare il loro livello di benessere, ad accogliere l’evoluzione della vita, ciò che di buono hanno raggiunto tramite estremi sacrifici. Emergerà sicuramente la nostalgia di quei tempi in cui “si stava meglio quando si stava peggio”, ma anche la contentezza di potersi meritare il riposo della terza età. Ho notato spesso anche un certo livello di disprezzo nei confronti del mondo attuale, troppo ricco di beni materiali ma povero di spirito a loro avviso. Il costante contatto dell’utenza con ragazzi giovani come i prestatori di Servizio civile non può che fare loro bene e mantiene costantemente in contatto con il presente, i cambiamenti generazionali e le nuove mode. Il rischio dell’anziano solo è che nemmeno sia consapevole dei cambiamenti in atto nella società in cui vive. 
    • Il lutto e la morte: la morte è come una foschia che costantemente si aggira nella mente dell’anziano, ne sente sempre addosso la puzza appestante e ci pensa spesso. Per svolgere questo servizio è fondamentale imparare a parlare della morte. La morte circonda anche l’anziano vivente perché vede intorno a se altri amici e parenti cari che se ne vanno. È statisticamente molto probabile che qualche utente, o coniugi degli stessi possano morire mentre si svolge il servizio e per quanto il tempo passato insieme sia stato poco il dolore si fa sentire. Nel mio caso due utenti sono morti durante il mio mandato, porterò nel cuore l’ultimo saluto che sono riuscita a dare ad uno di questi. Mentre gli stringevo forte la mano e lo baciavo sulla fronte sentivo dentro di me la consapevolezza che non lo avrei più rivisto, ma ho trovato la forza di lasciarlo andare con un buon livello di pace e accettazione perché questa è la vita.

    Consigli e indicazioni:

    Sulla base della mia esperienza mi sento di lasciare una serie di consigli o perlomeno aprire il dibattito in merito ad alcune tematiche.

    Il livello di preparazione: è possibile svolgere al meglio questo servizio senza una preparazione pregressa nel settore sociale? Si, ma non al meglio. Ho verificato sulla mia pelle che le conoscenze pregresse date dal mio percorso scolastico (in psicologia) sono state fondamentali per svolgere più facilmente ed in autonomia i compiti. La formazione proposta da associazione Mosaico e dall’Ente è d’aiuto ma abbisogna di altre conoscenze complementari.

    Durata e contratto: il servizio civile universale è la forma di contratto ideale per prendere in mano un progetto di questo tipo? Non sono riuscita a darmi una risposta convincente. Innanzitutto, sono ben consapevole che gli Enti pubblici siano in difficoltà economica e spesso il SCU è l’unico modo per poter fornire un servizio alla persona e altre forme contrattuali sarebbero troppo onerose.

    Contro: penso che il distacco tra volontario in servizio e utenza anziana sia doloroso per entrambi alla fine dell’esperienza e pone gli anziani in una condizione di malessere data da pensieri malinconici ed abbandonici. Certamente un contratto a tempo indeterminato permetterebbe continuità e stabilità, anche per evitare complicati passaggi di consegna.

    Pro: l’anziano ha bisogno di essere costantemente stimolato e di non arenare mente e corpo nell’abitudine. Ogni volontario nuovo è portatore di nuovi stimoli, bisogni, attivazioni e forme di comunicazione che tengono attivo l’anziano e lo spronano a far sentire la propria voce ed impegnarsi nella costruzione di un legame positivo. Banalmente: ogni nuovo volontario di Servizio civile è un nuovo amico, fonte di comunicazione, confronto e, si spera, sostegno benefico.

    In conclusione, la mia esperienza di Servizio civile è stata positiva e l’elasticità di orario e la completa disposizione dell’Ente in cui ho operato mi hanno permesso di continuare a studiare e in parte frequentare i corsi universitari senza dover abbandonare, o mettere completamente in pausa, il percorso di studi.

    Grazie a tutti voi che siete stati parte del mio viaggio in questa esperienza. Non dimenticherò mai cosa vuol dire svolgere il Servizio Civile.
    Lucia Sala, Volontaria di Servizio Civile Universale - Bando 2018 in servizio presso il comune di Misano di Gera d’Adda (BG) per il progetto: “La filanda – Servizio Civile a favore degli anziani degli Enti locali lombardi”.

     

  • Se a fine servizio di Leva Civica avessi a disposizione un desiderio da esprimere, sarebbe quello di continuare quest’avventura!

    Giorgia Mainetti promo LCLVIl 31 Maggio 2021 ho iniziato la mia esperienza di Leva Civica presso il Comune di Arcore.

    Da anni lavoravo nei negozi, grandi catene o supermercati e avevo voglia di un’esperienza diversa, nuova, che si potesse avvicinare di più al mio titolo di studio, così sono venuta a conoscenza di questa possibilità e non me la sono fatta scappare!!!

    Ho scelto di sintetizzare la mia avventura con queste foto, così diverse tra loro eppure così speciali per me... Non posso parlare di una giornata ‘tipo’ perché per me non è mai esistita durante quest’anno; mi sono sempre occupata di moltissime mansioni ognuna diversa dall’altra.

    Sono stata inserita nell’ufficio URP (Ufficio Comunale Relazioni con il Pubblico) e seppur faticoso, sia dal punto di vista di mole di lavoro sia per la vasta quantitá di attivitá di cui ti occupi, mi sono innamorata subito di questo lavoro. Tra le varie attività comunemente svolte ci occupiamo di prendere appuntamenti e distribuire le carte d’identità e i passaporti (per i minori ritirando e portando presso la Questura tutta la documentazione), gestire lamentele, offrire i moduli di tutti gli uffici e supporto per la compilazione, protocollo, rilascio SPID (Sistema pubblico identità digitale) e codici pin e della CRS (Carta Regionale dei Servizi), spedizione di biglietti di benvenuto per i nuovi nati e gestione e organizzazione dei matrimoni, tutta questo unito alle incessanti e continue telefonate!!!

    A livello umano ho incontrato una persona meravigliosa, la mia collega Alessandra, che mi ha sempre aiutato e spiegato tutto nei dettagli, senza mai tirarsi indietro. A lei devo tutto quello che ho imparato. In ogni luogo di lavoro servirebbe una persona come lei, preparata sul lavoro e disponibile a livello umano. Mi auguro di poter trovare un lavoro in questo campo, perché questa esperienza mi ha fatto capire che è ciò che mi rende felice. Durante quest’anno mi sono sempre svegliata la mattina con il sorriso per la giornata che stava per iniziare e mai l'ho vissuta come un peso che "speriamo che finisca presto".

    Se a fine servizio avessi a disposizione un desiderio da esprimere, sarebbe quello di continuare quest’avventura!

     

    Giorgia Mainetti volontaria di Leva Civica Lombarda Volontaria in servizio presso il Comuend di Arcore per il progetto "LEVA CIVICA AL COMUNE DI ARCORE"

  • Seminare e raccogliere frutti anche laddove sembra impossibile esserci raccolto

    Diana Carretta

    Sono la volontaria del Servizio Civile Carretta Diana e svolgo il servizio a Castelbelforte, (MN).
    Ho pensato di condividere con voi la mia esperienza al CRED comunale, dove con le educatrici della cooperativa Minerva abbiamo intrattenuto i bambini della scuola dell'infanzia per 5 settimane. Questi giorni sono stati per me altamente formativi, ho scoperto nuovi lati di me, nuovi modi di approcciare con i bambini e nuove modalità per entrare in sintonia con i "colleghi".
    A quest'immagine ho aggiunto anche un mio slogan che rappresenta a pieno quello che è il mio obiettivo: seminare e raccogliere frutti anche laddove sembra impossibile esserci raccolto. Tutto questo però è possibile solo se viene fatto utilizzando gli occhi dei bambini. Ovviamente questo vale per tutti gli adulti, ragazzi e bambini che ho incontrato e incontrerò durante questo anno e vale anche per me!
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Diana Carretta, Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio per Comune di Castelbelforte (MN) per il progetto "ATTIVIAMOCI - Un progetto di sostegno ai minori in difficoltà"
  • Servizio Civile con Circolo Acli Ghidini e Bonomi di Cassano d'Adda. Un percorso di crescita poco convenzionale, legato ai bisogni veri e quotidiani delle persone

    A partire dal 25 maggio 2022, ho iniziato a svolgere il Servizio Civile presso l’Acli di Cassano d’Adda.

    Ho presentato domanda come occasione per mettermi in gioco e cercare nuovi stimoli. Fino ad ora posso dire che sta andando tutto bene e che sto facendo un’esperienza diversa dalle altre. Ho scelto anche di presentare domanda per cercare di raggiungere una sorta di indipendenza dai miei genitori, per essere più autonomo e per togliermi, magari, qualche “sfizio” , come può essere una partita a Padel con gli amici e continuare gli studi universitari senza mai perdere di vista gli obiettivi che mi sono fissato.

    In questi mesi estivi mi è stato proposto di prestare servizio come animatore presso l’oratorio di Cascine San Pietro. Ho deciso di accettare e mettermi in gioco in questa nuova sfida. Ho deciso di farlo, anche perché fin dalle elementari ho frequentato il Grest (Gruppo Ricreativo Estivo). Ho sperimentato la realtà dell’oratorio, prima come un semplice ragazzino delle elementari, poi verso i 13-14 anni come aiuto-animatore ed infine come animatore. Questo processo di crescita mi ha dato modo, quest’anno di diventare coordinatore e di collaborare insieme ad un’altra ragazza (anch’essa animatrice) e numerosi altri volontari (nonne e mamme).

    Ho vissuto questo periodo con estrema serenità, che mi auguro aver potuto trasmettere a tutti coloro con cui ho lavorato. È stato un processo impegnativo in cui ho potuto DARE, ma anche RICEVERE molto dai bambini e dalle persone nuove che ho conosciuto.

    Mi sono trovato molto bene con tutti e soprattutto ho imparato a condividere e a collaborare con altri coetanei, ma anche persone più adulte di me, che mi hanno insegnato ad essere paziente e riflettere su ciò che avrei dovuto programmare, organizzare e gestire.  Il tutto accompagnato da una timidezza iniziale, ma molto presto trasformata in sicurezza e determinazione.

    È un’esperienza che rifarei di nuovo e che proporrei anche ad altri miei coetanei.

    A partire da settembre inizierò a collaborare con la “scuola” di italiano per stranieri. Questa sì che mi spaventa un po'… mi chiedo se ne sarò all’altezza. In questo caso la relazione sarà maggiormente con persone adulte e con difficoltà linguistica. È un’esperienza totalmente nuova, ma che se da una parte mi spaventa, dall’altra mi entusiasma l’idea di dover mettere alla prova ciò che ho studiato a scuola e l’idea di calarmi in numerose e molteplici culture diverse dalla mia.

    Le 3 parole che mi vengono in mente parlando delle attività svolte fino ad ora in questo inizio di percorso sono: condividere, aiutare e supportare. Lavorare con nuove persone e in situazioni diverse non è sempre facile, ma penso che mi possa servire molto per il mio futuro scolastico e professionale. Un percorso di crescita poco convenzionale, più legato ai bisogni veri e quotidiani delle persone.

    Lo scettiscismo e l’inconsapevolezza iniziale sono diventati ora soddisfazione e presa di coscienza di ciò che sono e di ciò che voglio diventare.

     

    Lorenzo Brusamolino, Operatore Volontario in servizio Civile Universale per Circolo Acli Ghidini e Bonomi di Cassano d'Adda (MI) per il progetto: NESSUNO È NATO ODIANDO - Progetto di Servizio Civile Universale in educazione e promozione della pace, dei diritti umani, della nonviolenza e della difesa non armata della Patria

  • Servizio Civile durante l'emergenza Covid-19: "ci sta dando una bella lezione di vita"

    FOSSATI NAZAR DANESI JESSICA"Quando si parla di Servizio Civile Universale tutti ci dicono che è un'esperienza fantastica che ti cambia la vita e ti fa crescere intellettualmente e socialmente. Dobbiamo dire che siamo solo all'inizio di questa esperienza, ma senza alcun dubbio possiamo affermare che questo ultimo mese, a causa del Coronavirus, è stato sorprendentemente unico. Abbiamo capito quanto siano veramente importanti anche i ragazzi che prestano servizio. Nonostante ci abbiano proposto di interrompere il servizio, noi abbiamo deciso di continuare e ci siamo davvero resi utili e disponibili perché sappiamo quanto sia importante dare una mano alla popolazione italiana in questo particolare momento. Non possiamo negare che sia stato un periodo stressante. Credeteci, portando a casa degli infermi abbiamo ricevuto testimonianze che ci hanno fatto anche ragionare su questo periodo e su quello che hanno vissuto e visto negli ospedali. Questo ci ha anche permesso di capire quanto sia veramente importante "#restateacasa". Ci riteniamo fortunati a prestare servizio civile proprio quest'anno perché questo mese ci ha proprio dato una bella lezione di vita. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti i volontari della Croce Verde di Ospitaletto che, come sempre, svolgono un lavoro eccezionale! Un saluto a tutti voi di Mosaico".

     

     

     

     

     

     

     

     


    Nazar Fossati e Jessica Danesi, volontari di Servizio Civile Universale, in servizio presso la Croce Verde di Ospitaletto per il progetto "Angels of Healths"

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