testimonianza

  • Come una barchetta, leggera navigo, superando ostacoli e acquisendo valori preziosi

    Mi è stato chiesto di raccontare la mia storia e non sono solita a scrivere pagine e pagine di informazioni, notizie. 

    Ma chiuduendo gli occhi, dinanzi a me vedo un' immagine: una barchetta in mezzo al mare, che galleggia e che cerca di arrivare al porto.
     
    L'esperienza che sto svolgendo è proprio così. La equiparo ad una barchetta che leggera naviga e lentamente, superando ostacoli che dinanzi si pongono, riesce ad attraccare al porto, con fatica, con leggerezza, con facilità, non importa. Quello che conta è attraversare ogni momento assaporandone i dettagli per arrivare a un porto, ricca di valori aggiunti e di esperienze che potrebbero, in qualche modo, cambiare la vita.
     
    Servizio Civile per me è questo, un tuffo nel vuoto, un'esperienza ricca di emozioni, di occasioni e di sperimentazione. Convinta che, una volta giunta a destinazione, avrò le spalle pesanti di valori aggiunti, quei valori che se non avessi intrapreso questa strada non avrei avuto la possibilità di acquisire.
     
    Vanalli Vanessa
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Vanessa Vanalli, Operatrice Volontaria presso Consorzio Servizi Valcavallina (BG) per il progetto: CAMMINIAMO INSIEME: un progetto a sostegno dei minori

     

  • A RENDERE SPECIALE UN'AVVENTURA SPESSO SONO LE PERSONE CHE INCONTRIAMO

    A RENDERE SPECIALE UN'AVVENTURA SPESSO SONO LE PERSONE CHE INCONTRIAMO

    Chiara del progetto “Insieme è più facile” che sta per terminare il suo anno di Servizio Civile Universale presso le Residenze Sanitarie per Anziani in provincia di Brescia ci presenta alcuni suoi compagni di viaggio. “La mia esperienza di Servizio Civile, ormai quasi giunta al termine é stata un’esperienza bellissima che mi ha visto impegnata in varie attività accompagnata da altri volontari, dalle colleghe educatrici e naturalmente con gli ospiti della struttura. Ecco alcune foto scattate in Servizio Civile”

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    volo bianchi

    Carnevale gruppo

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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    Chiara

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Chiara Dall'Era volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio per Fondazione Casa di Dio Onlus (BS) per il progetto "Insieme è più facile" nell'ambito dell'assistenza agli anziani

  • A sostegno dei minori della comunità - alloggio "Favola" di Brignano Gera d'Adda (BG)

    Ciao!

    Ho deciso di presentare la domanda per svolgere la Leva Civica alla Cooperativa Fili Intrecciati FA. Nello specifico lavoro presso la comunità - alloggio "Favola", una struttura che prevede l’accoglienza di minori a cui genitori è stato tolto l’affidamento dal Tribunale.

    La mia mansione riguarda l’affiancamento della figura educativa nella gestione delle attività quotidiane, esempio cucinare, andare a prendere i ragazzi a scuola, mantenere in ordine la comunità; ma anche quella di essere un sostegno per i minori che purtroppo sentono una mancanza della figura genitoriale.

    Fin da subito mi sono sentita accolta e integrata. Questo processo è agevolato dal fatto che sono una persona empatica e socievole, mi piace creare relazioni e ascoltare l’altro.

    La scelta di svolgere la Leva Civica in una comunità – alloggio è dovuta al fatto che vorrei applicare i miei studi teorici (sono iscritta alla facoltà di Scienze dell’Educazione all’Università di Bergamo) su un campo pratica e comprendere se questo tipo di lavoro sarà quello che voglio svolgere in futuro.

    Siccome ho iniziato da pochi mesi questa mia nuova esperienza, faccio fatica a comprendere se questo sarà il mio lavoro futuro, se devo continuare con gli studi una volta laureata o se devo intraprendere un altro tipo di percorso lavorativo. In poche parole devo ancora capire quale strada intraprendere.

    Tu be continued...

     

    Mara Besana, Operatrice Volontraia di Leva Civica Lombarda Volontaria, in servizio presso la comunità alloggio "Favola" della Cooperativa Fili Intrecciati di Brignano Gera d'Adda (BG)

  • Aiutare chi ha bisogno mi rende felice

    ikram sito testimSegui ciò che ti rende felice. Oggi, a 19 anni, posso dire che mi rende felice aiutare gli altri senza ricevere nulla in cambio, perché solo un grazie o un sorriso mi riempiono il cuore di gioia. Mi sono sempre inserita in progetti che davano una mano alle persone bisognose, quindi essere entrata a fare parte della Croce Verde è per me un'opportunità di conoscere nuove realtà. Svolgere questo lavoro mi sta permettendo di maturare e accrescere la capacità di mettermi in gioco. Svolgo principalmente i trasporti secondari, e anche in quelle poche ore riesco ad instaurare un rapporto indescrivibile con il paziente. 

    Sono settimane difficili con il Covid, per questo motivo, ora più che mai, mi sento in dovere di aiutare nel mio piccolo chi ne ha bisogno. Questo è ciò che mi rende felice. Colgo l'occasione per ringraziare il presidente dell'associazione, Maurizio Falappi, nonché tutti i volontari della Croce Verde di Ospitaletto.

    Un saluto speciale anche a voi di Mosaico.

     

     

     

    Ikram Bara, volontaria di Servizio Civile Universale - bando 2019, in servizio presso la Croce Verde di Ospitaletto (BS) per il progetto "Salute".

  • Al Comune di Premolo, un'esperienza di Servizio Civile

    Arianna ci descrive le attività che svolge al Comune di Premolo, sede di Servizio Civile.

    "Le mie mansioni in Comune consistono nell’attività di protocollazione e nella trascrizione degli oggetti delle delibere comunali da quelle più vecchie fino ad oggi.

    Questa esperienza ritengo mi potrà essere utile come un inizio di inserimento nel mondo del lavoro. Tra le qualità che devo mettere in campo ci sono sicuramente pazienza, costanza, precisione e  puntualità. Ci sono stati momenti di difficoltà che ho superato con il dialogo e la comunicazione.

    Consiglierei l’esperienza di Servizio Civile a ragazzi giovani che vogliono iniziare a farsi un’idea di come possa essere il mondo lavorativo o che vogliono affiancare questo percorso ai loro studi.

    Per il futuro mi auguro di laurearmi e trovare lavoro nell’ambito in cui sto studiando. Sono positiva e speranzosa per tutto ciò che verrà."

    Arianna Benzoni, Operatrice Volontaria presso il Comune di Premolo (BG) per il progetto "Nessuno rimanga indietro: un progetto di educazione e promozione dei diritti del cittadino in Provincia di Bergamo"

  • Alla biblioteca di Sotto il Monte (BG) per portare valore nella vita delle persone

    Sono Michela Locatelli e presto servizio presso la Biblioteca comunale di Sotto il Monte Giovanni XXIII, Ente a cui ho inviato la mia domanda nel mese di gennaio, dopo che ho visto l’avviso nella bacheca comunale di un paese vicino a quello in cui risiedo e ho sentito la testimonianza di un’amica che l’anno prima aveva fatto a sua volta la richiesta, senza però venire scelta. Ho deciso di iniziare questa esperienza perché è in linea con il mio percorso di studi e perché desideravo fare una prima esperienza in questo ambito, a contatto con i libri e con le persone, in modo da mettermi in gioco, una volta finiti gli studi, e per conoscermi.

    A ripensarci ora, la prima immagine che mi torna alla mente legata al servizio sono le file di scaffali della biblioteca, tutti i libri che sembravano essere lì per venire sfogliati, sistemati, consigliati, e anche letti. In una sola parola: accoglienza, fin da subito. E infatti la mia esperienza in un gesto, sarebbe una mano tesa, o un abbraccio, ma anche il primo passo che significa iniziare a camminare, ad andare per il mondo.

    Il primo giorno che sono entrata in servizio mi sono impegnata per imparare il funzionamento del sistema Clavis, indispensabile per lavorare nelle biblioteche della rete Bergamasca. All’inizio mi sembrava complicato, ma giorno dopo giorno ho preso dimestichezza e ora è qualcosa di abituale. Nonostante utilizzi tanto Clavis, non ho una giornata tipo perché in ognuna svolgo diverse mansioni, non sempre tutte insieme, non sempre le stesse: perlopiù, inter-prestito; post e grafiche per la pagina Facebook in cui promuovo eventi, consiglio libri, comunico avvisi; servizio di reference, catalogazione di nuovi esemplari. Per tutta l’estate mi sono anche occupata di fare letture per i bambini del mini-cre, sia nella fascia d’età dell’asilo che del nido, e di sistemare tutti gli scaffali della biblioteca, riordinando i volumi e creando nuove targhette.

    Mi piace tanto consigliare libri, sia tramite i post di Facebook che mentre le persone stanno scegliendo quale portare con loro a casa, perché l’idea che uno di questi possa essere letto, apprezzato, anche amato, che possa aiutare qualcuno, aiutarlo a distrarsi, tenergli compagnia, dargli nuovi spunti e nuove consapevolezze, che sia la chiave per capirsi un po’ di più o per capire il mondo, mi riempie di gioia. Sono convinta che i libri portino valore alle vite delle persone, e per questo vorrei che sempre più persone li leggessero. A dirla tutta, però, tutte le attività che ho elencato nel paragrafo prima mi sono piaciute e mi piacciono. Amo stare a contatto con i libri, conoscere nuovi titoli, autori e autrici, case editrici, e ho trovato un ambiente (la biblioteca) e una persona (la mia Olp) che mi consentono di arricchire il mio bagaglio di conoscenze e di arricchirmi io stessa. Ho scoperto di essere una persona molto più estroversa e creativa di quel che pensavo, e in più per la prima volta ho sentito di essere in grado di risolvere situazioni, avere buone idee e portare a termine più compiti insieme, organizzandomi al meglio. Inoltre, ho scoperto che mi piacciono molto anche i libri per l’infanzia, un settore che non avevo mai considerato prima, e anche che me la so cavare a fare letture per i bambini, facendoli divertire e trascorrendo del tempo con loro.

    Ma la biblioteca, per me, è anche un posto dove mi diverto. Ho costruito una bella relazione con la mia olp: parliamo, ci confrontiamo, condividiamo pezzi delle nostre vite e una passione grande come quella che entrambe abbiamo per i libri. Tanto che, una volta, mentre stavamo guardando insieme dei libri nuovi appena arrivati, tutte entusiaste, abbiamo calcolato a malapena il ragazzo che si occupa dell’inter-prestito. Lì sul momento quasi neanche ci eravamo accorte della sua presenza, tanto eravamo concentrate e contente di sfogliare tutti quei libri nuovi, e poi ce ne siamo rese conto e abbiamo riso.

    Posso dire, quindi, che il Servizio Civile sta a dir poco superando le mie aspettative, sia perché ho trovato un bellissimo ambiente, sia perché quando ho iniziato non sapevo bene che cosa aspettarmi, e mi trovavo anche in un periodo di vita un po’ complicato. In cinque parole, mi verrebbe da scrivere ricchezza, inizio, consapevolezza, valore, passione.

    Per questi motivi lo consiglierei senz’altro a qualcun altro. Può aiutare a capire la propria strada, a comprendere se qualcosa davvero appassiona e fa per sé, permette di esporsi e di conoscersi.

    Quindi mi verrebbe da dire alle altre persone, che siano in servizio come me o che stiano riflettendo se fare domanda, che abbiano concluso l’anno da poco o da tanto tempo, insomma a tutti, anche a me stessa: va’ incontro alle cose, a mente e cuore aperto, con o senza paura, avendoci pensato o d’impulso, ma va’ incontro alle cose.

     

    Michela Locatelli in servizio presso la biblioteca del Comune di Sotto il Monte (BG). Progetto: Libri per sempre, progetto di Servizio Civile nelle biblioteche della bergamasca

  • Andrea: con l’aiuto reciproco il mondo è un posto migliore

    Raccontaci come è iniziata la tua esperienza di Servizio Civile

    Mi chiamo Andrea Carlozzo e questo è il racconto della mia esperienza di Servizio Civile:

    A febbraio 2021 decisi di candidarmi al Progetto Civis gestito dal Consorzio Servizi ValCavallina e che ha avuto come sede operativa il Comune di Trescore Balneario.

    Decisi di fare questa esperienza per acquisire esperienza lavorativa, essere un minimo in dipendente e cercare di vincere la timidezza.

     

    Ripensa alla tua esperienza descrivendola con un'immagine. E se invece dovessi rappresentarla con un oggetto quale sarebbe?

    La prima immagine che vedo sono io seduto alla scrivania a rispondere al telefono.

    Come oggetto direi telefono, come gusto direi dolce, come animale una farfalla e come colore il verde.

     

    Come è stata la prima giornata in servizio?

    La mia prima giornata di servizio è cominciata coll’arrivo in ufficio verso le 08:00, caffè e momento chiacchiere alla macchinetta.

    Dopo ho timbrato e una paziente impiegata di nome Monica ha illustrato quello che bisognava fare.

    Finita la spiegazione mi sono accomodato alla scrivania a lavorare.

    Verso le 11 altra pausa caffè e dopo ho continuato a lavorare fino alle 12:30.

     

    Come si svolgeva la tua giornata tipo e qual è stata la tua attività preferita?

    La mia giornata tipo non ne avevo una perché dipendeva da cosa dovessi fare ma cominciava dopo il caffè delle 08:00 e terminava alle 12:30.

    Quello che  preferivo molto era andare a consegnare lettere e a fare commissioni in giro per il paese e stare all’ingresso.

     

    Come ti ha cambiato questa esperienza?

    Adesso sono molto più determinato ma anche più paziente cerco di vivere tutto con calma.

     

    Come hai affrontato l'esperienza?

    Ho messo in campo pazienza, determinazione, tenacia.

     

    Cosa ti ha insegnato?

    Mi ha insegnato ad ascoltare di più, a rimanere sempre calmo e che bisogna collaborare tra colleghi.

    I momenti di difficoltà ce ne sono stati, soprattutto con gli utenti e li ho superati grazie al supporto dei colleghi.

    Quello che ho scoperto è che posso essere meno testone di quello che sono.

    Di aneddoti divertenti non me ne vengono in mente al momento ma ci sono stati vari episodi di incomprensione con i colleghi.

    Le mie aspettative sono state superate.

     

    Come definiresti il tuo SCU?

    Il mio Servizio Civile è stato: utile, divertente, bello, interessante.

     

    Perchè consiglieresti questa opportunità?

    Consiglierei di fare questa esperienza perché ti aiuta a crescere e a capire quello che ti piacerebbe fare dopo.

     

    Cosa ti auguri per il futuro?

    Per il futuro mi auguro di trovare al più presto lavoro.

     

    Cosa consiglieresti ai nuovi operatori volontari che entreranno in servizio?

    Ai colleghi in servizio consiglio di ascoltare e di fare tutto quello che dicono.

     

    E a chi non si è ancora deciso a candidarsi?

    A chi è indeciso consiglio di presentare domanda perché è una bellissima esperienza.

     

    Vuoi ringraziare qualcuno?

    Ringrazio Maria Luisa Madornali per aver creduto in me e avermi dato la possibilità di poter vivere questa bellissima esperienza.

     

    Concludi questa testimonianza con una considerazione

    Bisognerebbe fare più volontariato perché solo con l’aiuto reciproco il mondo sarà un posto migliore.

     

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    Andrea Carlozzo

     

    Andrea Carlozzo, Volontario di Servizio Civile Universale, in servizio per Consorzio Servizi Valcavallina presso il Comune di Trescore Balneario (BG) per il progetto "CIVIS"

     

  • Annalaura in servizio per dare un contributo alla Comunità

     

    Sono Annalaura Tinaglia e presto servizio all'Università di Bergamo, nella biblioteca di sant'Agostino. Ho subito presentato la domanda per questo Ente per aiutare la mia comunità universitaria e cercare di esserne più coinvolta.

    Fin da subito mi sono trovata bene e mi sono sentita accolta e guidata, tra scaffali, depositi e uffici. Mi piace la diversità dei ruoli che posso assumere all'interno del mio Ente anche perchè mi ha fatto capire che posso fare molte più cose di quanto pensassi: devo essere solo più organizzata, disponibile ed estroversa di quanto non fossi prima.

    Credo che il Servizio Civile sia un'esperienza da fare sia per il contributo che si dà alla comunità, sia perchè è un percorso di crescita, non solo lavorativa, che, in un'età in cui si è ancora così aperti e "malleabili", può fare la differenza.

    Annalaura Tinaglia, Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale in servizio all'Università di Bergamo (BG) per il progetto: "IL LIBRO È IL MIGLIOR AMICO DELL'UOMO: Servizio Civile nelle biblioteche della Bergamasca"

     

  • Avrei mille cose da dire...

    Avrei mille cose da dire sulla mia esperienza in questo anno passato svolgendo il servizio civile ma mi limiterò a scrivere solo due righe.

    Vorrei ringraziare uno ad uno ogni ragazzo della Comunità ma sono veramente tanti e quindi mi limiterò a scrivere solo una semplice frase ma che racchiude a pieno questo bellissimo anno

    "Ho un cromosoma in più ed è quello della felicità"
     
    Beatrice Ginelli, Volontaria di Servizio Civile Universale - Bando 2018 in servizio presso la Cooperativa Sociale San Martino di Caravaggio (BG) per il progetto: "Enti del privato sociale e disabilità: sinergie comuni rivolte all’autonomia" nell'ambito dell'assistenza ai disabili.
  • Basta un "grazie" di chi aiuti per farti riflettere sull'importanza di questo servizio

    Daniel Malinverno sitCiao, sono Daniel ho 20 anni e sto svolgendo la leva civica presso Pronto Ambulanza SOS Canzo distaccamento di Nesso. Quotidianamente svolgo l'emergenza e urgenza 112, penso che aiutare chi ha più bisogno non ha prezzo. Basta un sorriso e un grazie di chi aiuti per farti riflettere sull'importanza di questo servizio. In questo difficile periodo con il COVID 19 ho scelto di proseguire il servizio per crescere ancora di più e imparare tante cose nuove. Sicuramente rimarrà in me un bellissimo percorso di crescita personale e porterò a casa ancora più professionalità. E ricordate: "NOI NON POSSIAMO MA VOI RESTATE A CASA!"

     

     

     

     

     

     

     Daniel Malinverno, volontario di Leva Civica Regionale, in servizio presso Pronto Ambulanza SOS Canzo distaccamento di Nesso (CO)

     

  • Buone azioni per la pace. “You may say I’m a dreamer, but I’m not di only one”

    L’esperienza in Servizio Civile la racconterei tramite “Imagine” di John Lennon, a mio parere una delle canzoni più belle mai scritte. Un vero e proprio inno alla pace, per la quale si lotterà ogni giorno e che possiamo ritrovare nelle nostre buone azioni.
    Grazie anche a questo testo, so di non essere l’unica a sognare un mondo di pace: “you may say I’m a dreamer, but I’m not di only one”.

    Pezzotta Gaia, Operatrice Volontaria di Servizio Civile presso Consorzio Servizi Valcavallina (BG). Progetto: "I libri servono a capire e a capirsi"

  • C'erano una volta tre colibrì...

    Che strano titolo! Avete mai sentito parlare della favola del colibrì e del leone? Vi invitiamo ad ascoltarla qui, prima di leggere la testimonianza delle nostre tre volontarie. La favola insegna che non è importante essere grandi e forti ma pieni di coraggio e generosità.

     "Il nostro primo mese di Servizio Civile, qui in Croce Verde a Ospitaletto, le giornate erano frenetiche, sempre ricche di impegni. Le giornate in cui era il nostro turno in squadra per rispondere alle chiamate di emergenza erano qualcosa a cui tutti guardavamo con impazienza. Da quando è scoppiata l'emergenza Coronavirus, però, le nostre mansioni si sono un po' ridimensionate. Ancora non abbiamo ottenuto le certificazioni necessarie per continuare il nostro lavoro sui mezzi di emergenza ma, per quanto inizialmente ci fossimo sentiti relegati nelle retrovie, non ci abbiamo messo molto a capire che il nostro contributo è rimasto importante per l'associazione. 
    Niente si ferma soltanto perché siamo in emergenza. I malati continueranno ad essere malati, di Coronavirus o di malattie relativamente meno serie, e ad avere bisogno di essere trasportati per visite e controlli. Ed ė qui che il contributo di noi ragazzi del Servizio Civile si fa sentire di più. Bardati di tutto punto per accertarci di ridurre al minimo il rischio di diffusione del virus siamo in prima linea, spesso accompagnati da autisti volontari più esperti, per occuparci di questo tipo di servizi.
    Un altro dei nostri compiti ė assicurarci di ridurre la mole di lavoro e lo stress che grava sulle squadre assegnate ai servizi d'emergenza occupandoci della sanificazione totale dei mezzi dopo ogni intervento, per proteggere loro e i successivi pazienti dal rischio di un contagio.
     
    Dancelli Emanuela, Bui Monica e Faini Pooja, volontarie di Servizio Civile Universale, in servizio presso la Croce Verde di Ospitaletto per il progetto "Angels of Healths"

     

  • Camilla, da infermieristica alla Leva Civica presso la Cooperativa Il Volo di Monticello Brianza (LC)

    LEVA CIVICA – COOPERATIVA IL VOLO (Monticello Brianza – LC)

    Dopo la fine delle scuole superiori, mi sono cimentata in una scelta universitaria che mi ispirava, mi attirava: infermieristica.
    L’ho sempre pensato e, ora più che mai, so quanto io senta la necessità di voler lavorare a contatto con le persone, perché per me un lavoro deve essere un luogo dove poter mettersi in gioco con gli altri, soprattutto con chi, su questa terra, sente di fare più fatica.
    L’ho visto nei volti stanchi dei malati in ospedale e ora lo sto sperimentando con i ragazzi della comunità psichiatrica “Il Volo”.
    I loro occhi che mi scrutano in silenzio, fissi, chiedendomi aiuto, chiedendomi un po’ di normalità, di vita, smuovono in me qualcosa di indescrivibile a parole.
    Nei loro abbracci spontanei, nei loro sorrisi, mi sento a casa, dove è “tutto un equilibrio sopra la follia”. Stare a contatto con gli altri ci fa capire di più chi siamo noi stessi, stare con i più fragili ci rende fragili. E sentirsi fragili è la sensazione che più mette in difficoltà, perché esprime un po’ l’essenza della persona che si è, di chi sono io, che va oltre al mio aspetto, che va oltre la mia diligenza o “perfezione” tanto cercata.

    Ricordo i miei tirocini in ospedale, c’era tanta adrenalina, le ore volavano e ho conosciuto un’infinità di persone, di storie, storie di mamme, papà, nonni, zii, nella mia mente ho ancora impressi volti e sorrisi di chi mi ringraziava ogni volta che mi vedeva, che mi cercava quando aveva bisogno.
    Ricordo bene chi ha creduto tanto nelle mie potenzialità e che mi ha preso da parte per cercare di farmi capire che valessi qualcosa.
    Uno degli ultimi ricordi che ho, è il momento in cui mi hanno dato il voto dopo il secondo tirocinio. Alla fine di quel tirocinio avevo raggiunto la consapevolezza che ciò che mi rendeva più soddisfatta era la relazione con i pazienti. Ricordo benissimo una donna anziana che, uno degli ultimi giorni, mi chiamò per farmi vedere un album di foto di quando faceva la volontaria in un’associazione per disabili. Non mi chiamò per alzarle il letto, perché la flebo continuava a suonare, o perché aveva suonato il campanello per sbaglio.
    Mi aveva chiamato perché voleva condividere la sua vita con qualcuno, perché quando non stai bene, quello che vuoi fare è parlare con qualcuno per stare meglio.
    Ero contenta quando venivo cercata per parlare, semplicemente scambiare due chiacchiere, farsi due risate oppure piangere un po’ perché sicuramente stare in un letto d’ospedale non aiuta. Ho sempre cercato di portare la normalità e la bellezza del mondo che, almeno io, fuori da quelle quattro mura, potevo ammirare. Perché a volte non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo fino a che non siamo intrappolati in un luogo che mai speravamo di raggiungere.
    Ed è stato vivere realtà come questa, posti che nessuno vorrebbe mai sperimentare, che mi ha fatto riflettere su quanto, chi ci lavora li rende migliori.
    Ed è così che le persone iniziano a sentirsi normali anche in luoghi che nessuno vorrebbe diventassero la loro normalità.

    Prima in ospedale e poi in comunità, dove sono immersa ora. Un luogo assolutamente terrificante a pensarlo, eppure quando ci sono dentro, è come fossi in Paradiso.
    Non è l’inferno, perché per i ragazzi l’inferno è fuori da lì, senza strumenti, senza consapevolezze.
    È come se, per vedere il mondo con i giusti occhi, fosse richiesto loro di provare a distaccarsi da esso e guardarsi dentro. Quando sono lì, per me succede la stessa cosa. Mi vedo dentro.
    È qui che la relazione con gli altri, quella che avevo lasciato alla signora con l’album, si è concretizzata di nuovo, tutta di botto, in 20 ragazzi e ragazze della mia età.
    Solo che loro, la loro vita, non me la spiegano con le foto, ma la mostrano sulla loro pelle, nei loro occhi, nei loro abbracci, nei loro pianti, nei loro messaggi scritti a penna. È tramite loro che poi, con le mie parole, i miei gesti, mi metto a nudo, non ho più filtri, perché non serve più averli.
    È dalla loro fragilità, umanità, che mi sento più umana anche io. Tutto questo ha fatto uscire un lato di me che, avendo fatto un anno di Infermieristica, sicuramente stava uscendo, lentamente, ma stava uscendo e prendendo una direzione sbagliata, stava andando sul binario sbagliato. Poi ad un certo punto sono scesa dal treno, anche perché non avevo altra scelta, e sono salita su quello accanto, è passato proprio per caso, e da lì, giorno dopo giorno, ho sentito di star raggiungendo la via giusta per poter esprimere davvero me stessa.
    La comunità, la Leva Civica mi ha dato e mi sta dando questo. Non posso essere certa, nessuno di noi potrà mai essere certo di dove arriverà, ma abbiamo la fortuna di poter scegliere, capire ciò che fa per noi, che ci fa sentire bene e che ci fa crescerePossiamo scegliere soprattutto come non sprecare tempo, se sappiamo che c’è qualcos’altro che ci aspetta. La consapevolezza che è la vita che cambia, che siamo noi che cambiamo nel tempo con essa, ci porta a fare le giuste scelte per noi stessi.

    La felicità non si riconduce all’aggiungere, ma a togliere ciò di cui non necessitiamo più e ad accogliere il cambiamento.

    Ho bisogno di questa semplicità, di fare ciò che mi piace, che mi fa stare bene. Riconoscere che la fatica deve essere spesa bene, calibrata per qualcosa che davvero mi smuove dentro, che aiuta a guardarmi dentro e sì, esperienza migliore di questa, forse, non poteva capitarmi.

    Vicolo

    FiduciaHug

     

    Camilla Ciotti, Operatrice Volontaria di Leva Civica Lombarda Volontaria, presso la Cooperativa Il Volo di Monticello Brianza (LC) per il progetto "Ti accompagno: un progetto di Leva Civica a supporto dei più fragili"

     

  • Come la Leva Civica fornisce strumenti concreti per la vita e per la carriera professionale

    Ciao, mi chiamo Laura, ho 23 anni, ad ottobre ho iniziato il mio servizio di Leva Civica presso il Comune di Albino nelle Politiche Giovanili che terminerò a fine marzo.

    Tale progetto ha previsto che io e Vincenzo, mio compagno di Leva Civica, facessimo parte della gestione delle Politiche Giovanili che ad Albino funzionano tramite un tavolo, una “rete”, tra più enti del territorio. A noi viene richiesto di portare il nostro contributo, in qualità di giovani, appunto, nei progetti che nascono a questo tavolo e nel portare all’esterno, a tutti gli altri ragazzi, le proposte del territorio. Per questo, ogni settimana svolgiamo il nostro servizio presso gli enti del tavolo: ad esempio, presso una scuola paritaria svolgo delle lezioni di supporto per gli alunni, aiuto i ragazzi degli spazi compiti presso gli oratori di Albino, collaboro con un’associazione sportiva per offrire un servizio di ginnastica a ragazzi con disagi psichici. Correlato a questo, mi occupo anche della gestione della comunicazione delle politiche giovanili tramite la pagina Instagram @noi_giovanialbino.

    Questa esperienza mi ha formato a livello umano e professionale. Ha permesso di conoscere meglio sia i miei talenti che i miei limiti in più contesti diversi, orientandomi così nel mondo della mia vita personale e del lavoro. Nello specifico, mi ha fornito una buona esperienza nel campo dei Servizi Sociali e della relazione educativa con gli adolescenti che ho integrato con il mio percorso di studi: sono educatrice e presto mi laureerò in Scienze Pedagogiche. In questi sei mesi sono stata sia studente che Operatrice Volontaria e questo ha affinato la mia capacità di gestione e organizzazione del tempo, seppur a costo di alcuni sacrifici. Mi ha insegnato, poi, a gestire dei rapporti professionali con più responsabili in un contesto più complesso di amministrazione comunale, ampliando, in aggiunta, la mia rete di conoscenze sul territorio. Tutta questa esperienza mi ha fornito strumenti operativi concreti che custodisco nel mio zaino, certa che li saprò riusare in ogni futura occasione di vita e lavoro.

    In conclusione, voglio porre i miei sentiti ringraziamenti agli operatori di Mosaico che mi hanno affiancato con cura e dedizione in questa esperienza e mi hanno aiutato, tramite i loro incontri di formazione e tutoraggio, ad orientarmi nel mondo del lavoro; e a tutte le persone del Comune di Albino con cui ho collaborato.


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    Laura Mazzucchi, Operatrice Volontaria di Leva Civica, in servizio per il Comune di Albino (BG) per il progetto: "Insieme si può: progetto di Leva Civica a supporto della Comunità"

     

     

  • Con i bambini di un asilo nido a Lenna, in Valle Brembana

    Ciao! Sono Gervasoni Sara, una ragazza volontaria di Servizio Civile presso un asilo nido in Valle Brembana (BG).

    Sto studiando scienze dell’educazione per la prima infanzia ed è proprio per questo che ho voluto provare a fare domanda di Servizio Civile: unire, al mondo del lavoro, la mia passione e le mie conoscenze apprese studiando.

    Ricordo ancora il primo giorno di servizio: gli occhi di quei piccoli bambini che ti guardano e trasmettono tante emozioni che non finiscono mai. Ogni giorno, nonostante la medesima routine, è sempre un giorno da scoprire tra attività, passeggiate, uscite in giardino e tanti, tanti sorrisi in mezzo a pianti che svaniscono con una coccola in più.

    Mi sono resa conto d’aver trovato la mia strada, d’aver capito cosa davvero mi riempie il cuore. Mi piacerebbe condividere con voi questa frase perché è davvero vero che dalle più semplici e piccole cose nascono gli episodi più grandi e belli. I bambini sono un mondo da scoprire e chi ha passione e volontà di farlo scoprirà anche un sé interiore che non conosceva.

     

    "Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie

    ma non per questo ha idee piccole"

    Beatrice Alemagna

     

    Questa opportunità, grazie anche a Mosaico, mi ha già dato e sta dando molto, arricchendo questa mia avventura ed esperienza.

     

    Sara Gervasoni, Operatrice Volontaria di Servizio Civile presso l'asilo nido di Lenna (BG) per la Cooperativa InCammino. Progetto: "UN MONDO A COLORI: un progetto a sostegno della prima infanzia in provincia di Bergamo"

     

  • Con il Servizio Civile si entra in contatto con persone sempre pronte ad aiutare gli altri

    Servizio Civile con le persone con disabilità Page 1

    Sara Battiata, Operatrice Volontaria per Associazione Noi Genitori di Erba (CO)

  • Con la Leva Civica miro a un cambiamento positivo e a un futuro luminoso

    14summertime

    Ho letto le bellissime parole scritte da alcuni degli altri ragazzi della Leva Civica e mi sono subito sentita meglio. Ormai sono due mesi che stiamo vivendo un momento storico unico e allo stesso tempo triste. Ho provato molte volte a mettere nero su bianco le mie emozioni ma non ci sono mai riuscita; forse perché non esistono parole che possano esprimere tutto ciò o forse perché ancora oggi non ho elaborato bene cosa stiamo vivendo.

    Ci ho messo un po’ di giorni a capire cosa volevo lasciare a voi di questa mia esperienza e non trovando parole adatte ho pensato ad un’immagine. Fin da quando sono bambina l’arte per me è stata una compagna di viaggio, ho sempre pensato fosse un mezzo stupendo per trasmettere un messaggio. Tra gli artisti che più ammiro c’è Edward Hopper, esponete del realismo americano contemporaneo. Le sue opere sono spesso paesaggi, architetture, interni di case messi in relazione alla figura umana, sola e desolata. Ciò che più amo di lui è il perfetto connubio che fa tra la tecnica impressionista e metafisica; ha una capacità strabiliante di trasmettere il silenzio, la malinconia, la solitudine e la pace.

    Ho pensato che l’immagine più adatta fosse “Summertime” del 1943: racchiude alla perfezione questo momento, il fatto che sia stata dipinta in un frangente storico così importante, così terribile. La figura femminile sembrerebbe guardare verso il sole, verso un cielo limpido e sereno, ed è quello che voglio fare io ora, guardare ad un futuro più luminoso, guardare ad un cambiamento positivo. Perché è quello in cui spero.

     

     

    Chiara Mainetti, volontaria di Leva Civica Regionale - Living Land in servizio presso Cooperativa la Vecchia Quercia (LC) di per il progetto "GIOVANI IN CAMPO 2019" nell'ambito delle attività di assistenza e servizio sociale

  • Cultura e contatto con le persone, Servizio Civile in biblioteca

    Ciao, sono Benedetta Maria Racioppi e ho iniziato il Servizio Civile il 25 maggio 2022 presso la Biblioteca civica di Zanica.

    È un’esperienza che consiglio per iniziare ad essere indipendenti e per avvicinarsi al mondo del lavoro come prima esperienza. Il lavoro in biblioteca arricchisce tanto, sia per il contatto con il pubblico, sia per lo stretto contatto con la cultura. Stare a contatto con nuovi libri tutti i giorni ti porta a non smettere mai di imparare. È una bella esperienza che rifarei sicuramente.

    Zanica Biblio2Zanica Biblio3

    Zanica Biblio1

    Benedetta Maria Racioppi, Operatrice Volontaria in servizio presso la biblioteca del Comune di Zanica (BG) per il progetto "LIBRI PER SEMPRE: Servizio Civile nelle biblioteche della bergamasca"

     

  • Da volontaria di Servizio Civile a Operatrice Locale di Progetto

    Da Operatrice Volontaria a bibliotecaria

    È la storia di Noemi che dopo l'esperienza di Servizio Civile Universale ha ricevuto un'offerta di lavoro da Bibliolavoro, l'Associazione culturale promossa da Cisl Lombardia e sede di attuazione del suo servizio.

    Secondo i dati raccolti e pubblicati nell'ultimo ritorno occuapazionale di Mosaico, non è insolito che i nostri Operatori Volontari ricevano proposte di collaborazione. Noemi rientra in quel 17% che ha ricevuto una proposta direttamente dall'Ente.

     

    Dopo l'offerta di lavoro un corso di formazione per Operatrice Locale di Progetto

    Per l'ex volontaria non solo un contratto da Bibliotecaria ma un altro incarico importante. Ha partecipato al corso formativo tenuto da Associazione Mosaico e ha ottenuto l'attestato di OLP - Operatrice Locale di Progetto ossia la Responsabile dei prossimi volontari di Bibliolavoro. 

    Ringraziamo Noemi per averci inviato questa mail e ci congratuliamo per il percorso intrapreso.

    Siamo orgogliosi di poter continuare a promuovere i valori del Servizio Civile anche tramite la sua Persona.

     

    Maresca Noemi Bibliolavoro

     

    Noemi Maresca, ex Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale, in servizio per Bibliolavoro di Sesto San Giovanni (MI) per il progetto "La lettura è uguale per tutti: Servizio Civile Universale nelle biblioteche della Provincia di Milano" 

  • Educare significa...

    Zini Eleonora
     
     
     
     
     
     
     
     
    "Educare la mente senza educare il cuore non è affatto educare"


    Eleonora Zini ha scelto questa frase per rappresentare il suo percorso di crescita e consapevolezza per il progetto di Leva Civica Lombarda Volontaria "LEVA CIVICA AD URGNANO 2021" nell'ambito dell'assistenza ai minori. 

     

     
     
     



     

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